lunedì 19 novembre 2012

Stagione di caccia

A. Skujina, La distanza di uno sguardo, 2012, 20x35, acrilico su carta



Gaza, non si contano più i morti palestinesi. Cioè, proprio come regola.

L'aviazione israeliana bombarda persino lo stadio. Per ribadire che non c'è partita. *

Israele colpisce lo stadio di Gaza. Ora un daspo non glielo toglie nessuno.

Tutto è ricominciato con l'uccisione del capo militare di Hamas. Proprio mentre usciva da scuola.

Israele ha ucciso il capo militare di Hamas. Non che fosse rimasto molto altro.

"Colonna di nube" contro "pietra d'argilla": i nomi dell'azione militare israeliana e di quella palestinese sono ispirati da Bibbia e Corano. Per dire il livello.

Razzo su Tel Aviv dalla striscia di Gaza. Si chiama Pietro.

Vittime anche fra gli israeliani. Gli sia lieve la terra altrui.

Putin chiede di fermare l'escalation di violenza a Gaza. Gli toglie concentrazione sulla Cecenia.

Cresce l'allerta sul confine Egitto-Israele. Si sta spostando anche quello?

Sciopero generale europeo. I cortei sono subito sfociati in violenze coi manifestanti che facevano ricorso al lancio di canzoni dei Modena City Ramblers.

Alla luce di quanto successo il 14 novembre, continuo ad essere d'accordo con le parole di Pasolini, quando diceva: "Anch'io ogni tanto sparo cazzate".

(A parte gli scherzi, solidarietà ai poliziotti: fanno un lavoro difficile, guadagnano una miseria e rischiano la vita per ritrovarsi poi interpretati da Favino)

Torino, poliziotto accerchiato e picchiato da 20 giovani. Praticamente il gol della bandiera.

Venti studenti picchiano un poliziotto. Vogliono essere promossi anche loro.

Cancellieri: "Facciamo vedere anche le foto degli agenti feriti". Aspetta che prendo i fazzoletti.

Il poliziotto aggredito a Torino: "Non capisco le ragioni di tutta questa rabbia". Che ti devo dire, iscriviti a sociologia.

Lacrimogeni al Ministero della Giustizia. Possibile non siano ancora riusciti a far sgomberare Mastella?

Anders Breivik si lamenta perché la vita in carcere "è disumana". Ora come minimo i parenti delle vittime devono scusarsi.

Breivik: “Pessimo caffè, poco burro, manca la crema idratante”. Ma che cazzo di esplosivo sta preparando?

Il killer di Utoya vorrebbe la crema idratante. Comincia a essermi più chiara l'Europa che ha in mente.

(Gli manca la crema idratante. Tutto si può dire di quest'uomo, meno che non voglia difendere i nostri valori)

L'Idv Maruccio rubava soldi al partito per giocare al videopoker. Quindi cos'altro vuole lo Stato da lui?

Scandalo in Germania: Ikea sfruttò prigioneri politici della Ddr. Le viti degli altri.

L'Ilva mette in cassa integrazione 2000 operai. Rispetto al solito, ha aggiunto “integrazione”.

Minacce alla figlia della Fornero: "Sono mamma, sto tornando".


* feat. sisivabbe


lunedì 5 novembre 2012

Morra Santa


Giulia Guacci Viglione, Senza titolo, 30x40, olio su tela







Sparò a un dodicenne palestinese, assolto poliziotto israeliano: "Non è detto che fu la pallottola ad ucciderlo". Potrebbe essere stata l'indifferenza.

"Non è detto che a causare la morte di Ahmed sia stato il proiettile che gli è penetrato nel cranio". Anzi, se ce lo volesse restituire...


Prima di essere colpito, Ahmed si era nascosto dietro un albero di ulivo. Tana! (cit.)


(Da quelle parti, quando ti trovano fra gli ulivi, sei proprio fottuto)


Il ragazzino morì all'istante. Del concepimento.


Il poliziotto si difese: "L'ho colpito alla testa perché non rispondere al lancio di pietre è considerata una debolezza". E il paese è piccolo e la gente mormora.


"Erano ordini ricevuti dall'alto". Certo, certo, pure Abramo diceva così.


Per i soldati israeliani, quando ti lanciano le pietre rispondere è dovere. Oltre che cortesia.


L'israeliano è stato comunque condannato per uso eccessivo del fucile. Pare infatti sia espressamente vietato sparare in aria per festeggiare.







venerdì 14 settembre 2012

Back to reality


A. Skujina, Cercare se stessi, 40x40, olio su tela, 2012




USA, nominato il nuovo ambasciatore per l'aldilà.

Assalto al consolato americano di Bengasi, ambasciatore ucciso a causa di un film. Iniziato 236 anni fa.

Obama: "Violenza senza senso". Al mio tre!

Dopo l'attacco, due corazzate americane sono state inviate verso la Libia senza ordini precisi. "Fate cose, vedete gente".

Hillary Clinton: "Film disgustoso e riprovevole". "Cara, quello è il mio pc".

"Ma la violenza non onora la religione". La identifica.

Putin ha condannato l'attacco al consolato Usa a Bengasi. "Cazzo, avvisatemi prima!"

Minacciata l'ambasciata americana di Baghdad, che è la più grande sede diplomatica del mondo. È talmente grande che dentro c'è un'ambasciata irachena

Manifestanti davanti al consolato USA anche a Casablanca. Credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia. (cit.1)

Scontri anche a Casablanca. O è il mio cuore che batte? (cit.2)

Monti: "Il mio orizzonte finisce ad aprile 2013". Godiamoci questi mesi insieme.

Matteo Renzi alla Convention Democratica Usa. Se ho calcolato bene la gittata.

Parte il tour elettorale del sindaco di Firenze: la parola d'ordine è "Adesso". Tempo qualche mese e sarà "Adecco".*

Renzi ha "riciclato" lo slogan di Franceschini. Che non è male se consideriamo che c'era anche quello di Rutelli.

Gianroberto Casaleggio: "Mai influenzato il Movimento 5 stelle". I militanti: "Vero".

(Casaleggio è davvero spietato come dicono. Il prossimo movimento vuole affidarlo a Brignano)

Varata la bozza del nuovo Piano Energetico Nazionale. "Carissimo Vladimir..."

Il governo pronto a rilasciare nuove concessioni agli impianti petroliferi. Ok, ma questo è il mio garage.

I nostri mari sono in pericolo. Se non la piantate con quelle cazzo di creme.

Da Vendola un secco no alle trivellazioni nei mari pugliesi. "Prendete me!"  

"Non siamo una terra da colonizzare e da svendere" ha dichiarato il governatore pugliese Emilio Riva.

Vendola: "Ci opporremo allo sfregio delle trivelle". E poi mi sa che il Bari non può permetterselo, Quaresma.

Nasce il comitato No Triv, che si propone di bloccare sul nascere qualsiasi uso della fantasia.

Secondo Legambiente, sarebbero in pericolo 30.000 chilometri quadrati, un'area grande quanto la Sardegna. Ehi, ma è proprio la Sardegna!

Che poi è assurdo: pare che nei nostri mari ci sia petrolio per soddisfare il fabbisogno nazionale per sole 7 settimane. Ad arrivarci, a 7 settimane.

Decreto Sanità: sale giochi e slot, tutto resta com'è. Una merda.

Milano, l'imprenditore ucciso con la compagna aveva in casa cocaina. Ora c'è il problema dell'affido.

Si suicida atleta di 101 anni. "Questo traguardo non arrivava mai".

Sollecito: "Io e Amanda fumammo marijuana". Ok, un altro testimonial?

Barcone di immigrati naufraga al largo di Lampedusa. Immersioni di settembre.

Scampia, ucciso boss degli scissionisti. Accontentato.

Bucarest, arrestato a Budapest il depistatore Elio Ciolini.

Uomo legato a Gelli, depistò le indagini sulla strage di Bologna. "A quei tempi lo facevano tutti".

Fino a qualche anno fa aveva l’ufficio con vista su Montecitorio. Per risparmiare sul telefono.

Nel '92 annunciò un attentato ad Andreotti, poco tempo dopo ne annunciò uno a Berlusconi. Provi un attimo a star zitto.

Concluso l'esame delle ossa trovate a S. Giovanni in Persiceto: contrariamente a quanto si pensava, non appartengono a fascisti trucidati. La postura è eretta.

Soddisfatta l'Anpi: "Eravamo sicuri di averle messe da un'altra parte"

Le ossa ritrovate risalgono al Medioevo. Ora son cazzi dell'Associazione Nazionale Ghibellini.

Paura a Santorini, il vulcano solleva l'isola di 14 cm. "Ecco dov'erano finite le chiavi!"

Il vento basta per tutta l'energia che serve al mondo. Lo afferma lo studio più poetico che c'è.

Buffon: "Conte trattato come un delinquente". In effetti è ancora a piede libero.

Fabio Volo al Festival della Filosofia. Dio è morto. E ha fatto bene.

Cavalli contro Armani. Poi, sotto con la fanteria.




Ultim'ora:

Incendiato un fast food americano. Ora capite a che serve l'amianto nei panini?

Attaccate anche ambasciate inglesi e tedesche. Comincio a sentirmi offeso.



* feat. Renolto

grazie a edelman:)

mercoledì 4 luglio 2012

Quattro luglio

Stavolta parto davvero
con un vento leggero
che mi soffia alle spalle.
Tu dormi bene il tuo sonno
dove vado lo sanno
solo le stelle. 


...

Stavolta parto davvero
quanto vento stasera
che mi soffia alle spalle
c'è solo un'ombra sul cuore
silenziosa e leggera
ma mi abituerò. 



Alla fine tutto è abbastanza banale da poter essere ricordato con una canzone. Ed è questa quella che ascoltavo, poco più di due mesi fa, venendo in macchina a Taranto. Non immaginando nulla.

E in questi due mesi non trovare le parole da far rimbombare in questo vuoto assurdo. Cosa dire di te che sei stata, fra le altre cose, capace di diventare la molla di questo blog. E che mi hai fatto ridere persino quando eri in quello che il medico ha chiamato "coma 1" (suppongo sia il coma dei numeri 1). E anche dopo, quando immaginavo,  mentre il prete si affaticava, il controcanto che gli avresti fatto. Giusto questo potevo dire, perché il resto non si può descrivere. O almeno, non ci riesco.

Poi, è arrivato un messaggio di Raffaele, qualche giorno fa, a farmi capire cosa è successo e a darmi modo di aprire questo post: "Il pulcino ci ha lasciato in un mondo di vecchi" diceva. Corretto ma non del tutto: ci hai lasciato vecchi in un mondo di vecchi.
Ti sei presa i tuoi 94 anni (oggi) come comoda scusa. Perché in realtà non ne potevi più di tutta questa gente che vive sugli aerei e non riesce a vedere nemmeno la metà delle cose che riuscivi a vedere tu, da casa. Eri stanca di stare sempre cento metri avanti a tutti e quelli a non raggiungerti mai. E l'hai fatta franca, ancora una volta.

Oddio, questo lo pensi tu. Perché alla fine di queste righe, che ridicolizzeresti e che hanno il difetto di non riuscire a essere bugiarde come te, mi duole dirti, cara signora Giulia, che stavolta hai fallito e che sei vittima di un'illusione: non sei tu che te ne sei andata. Siamo noi che non ci siamo.



E comunque no, non ho ancora fatto pace col barbiere.

sabato 2 giugno 2012

2/6/2013: I have a dream



Arrivo alla fine di questa settimana con un discreto senso di colpa addosso. È che da quaggiù sembra davvero tutto molto lontano.
Ma il non essere riuscito ad immedesimarmi davvero nella tragedia che ha colpito l'Emilia, la terra dove ho vissuto per 11 anni, mi ha molto turbato. Ci ho messo addirittura un bel po' per capire che alcuni di quei luoghi sono quelli dove sono stato felice, infelice, solo, in compagnia, sbronzo, sobrio, sorridente, in lacrime, con la voglia di tornare a casa o magari di non tornarci più. Vivo, un po' morto. 
Niente. Nonostante lì ci sia una valanga di gente a me cara, niente. Sono davvero così insensibile?

Queste sensazioni mi si sono incollate addosso l'altra notte, la notte dopo le nuove scosse che hanno devastato quella splendida terra. Parlavo in chat con una mia amica (oddio, forse il termine è un po' grosso visto che ci siamo incontrati una sola volta nella vita, ma spero che lei me lo conceda) che vive in quelle zone. 
Non riuscivo a trovare niente da dirle che non fosse banale, stupido, fuori luogo, di circostanza. Può essere normale, si dirà. Forse sì e il fatto che lei sia una ragazza estremamente intelligente, forte e per nulla incline all'essere consolata men che meno compatita, di certo non mi aiutava a scegliere le parole. Forse perché mi sa che era megghie ca m' stav' citte. O forse avrei dovuto parlare d'altro, ecco sì. Mi consolo sapendo che la conversazione con me è stato di certo l'ultimo dei suoi pensieri.
Ma insomma, anche parlando con lei, non riuscivo a sentirmi dentro la cosa. Perché in effetti non c'ero.

Per fortuna, intorno a me, qualcosa nel Paese succedeva. 
Iniziava con qualche messaggio sparso sui vari social networks e velocemente, col passare dei minuti, diventava un'onda irrefrenabile di indignazione, una richiesta a una sola voce: bisognava annullare in segno di lutto le celebrazioni, in particolare la parata militare, del 2 giugno  e destinare quei soldi  e quei mezzi alle zone colpite dal sisma. Ammetto di non essermi fatto subito un'idea sulla proposta, quindi ne ho seguito l'evolversi con partecipazione e interesse.
La pagina facebook del Popolo Viola, sempre in prima linea, lanciava una petizione popolare che nel giro di poche ore raggiungeva decine di migliaia di firme.
Artisti e vip scendevano in campo su twitter (hashtag #no2giugno) mettendo la propria faccia e il proprio nome su un'idea che in tantissimi ritenevano un atto dovuto.
Scontri verbali durissimi fra chi era favorevole e i pochi che avevano il coraggio di dirsi contrari.
Il presidente Napolitano, come chiunque si dicesse d'accordo con lui (vedi Bersani, ma va) veniva linciato virtualmente da centinaia di post e commenti irriferibili, dopo aver dichiarato che la parata si sarebbe tenuta ugualmente, ma sarebbe stata sobria e dedicata alla memoria delle vittime del sisma. 
La gente, nonostante ciò, ha continuato a battere i piedi su facebook, su twitter, sui propri blog. Non c'erano caps lock e punti esclamativi sufficienti ad esprimere lo sdegno e la rabbia di una grandissima parte degli italiani, forse la maggior parte.
Ma niente, la parata si è fatta. È stata in "tono minore" come aveva anticipato Napolitano. E alla fine un po' di gente ci è anche andata, nonostante gli inviti al boicottaggio e sebbene una foto un po' truffaldina pubblicata dal Popolo Viola volesse dimostrare il contrario.

Alla fine di tutto però, vorrei dire che è stata persa un'occasione. L'occasione di sentire la voce della gente, di fare qualcosa di sensato che accontentasse gli italiani. Ha sbagliato Napolitano: non ha capito il suo popolo o, peggio, ha fatto finta di non capirlo.
Ok, ok, i soldi erano stati già stati spesi e bla bla, la festa è simbolo dell'unità nazionale e bla bla era troppo tardi e bla bla. Insomma, questa è andata.
Ma siamo ancora in tempo perché l'anno prossimo le cose cambino. Perché si dia un segnale alla gente che in questi giorni lo chiedeva urlando e massacrando le tastiere (per gli antichi che ancora ne usano una). La si accontenti. C'è tempo e questo tempo deve essere utilizzato per "sentire" nel profondo i desideri degli italiani.

Ecco cosa si dovrebbe fare, ecco il 2 giugno 2013 che sogno:











Così, giusto come gesto distensivo.


Poi vi ho detto, da quaggiù è tutto molto lontano.

mercoledì 23 maggio 2012

Vieni a brillare in Puglia

A. Skujina, Scoprire quello che c'è già, 2012, 30x30, acrilico su carta



Ancora nessuna novità sul bombarolo di Brindisi. Dai, magari si fa sentire lui.

Si sono presto sgonfiati i sospetti sull'antennista. Mio figlio somiglia all'idraulico.

Continua comunque a prevalere la tesi del pazzo isolato. Dagli altri 60 milioni.

Si sarebbe trattato del gesto di un folle: un uomo solo, esperto di informatica, "arrabbiato con il mondo". Ma forse bastava "esperto di informatica".

Le foto del presunto killer sono state pubblicate col volto oscurato. Disegna tu il tuo colpevole!

Si batte anche la pista del terrorismo. Sui diari sono state ritrovate centinaia di stelline.

"Noi non c'entriamo nulla con questo orrore". Così, dal carcere, i boss della Scu commentano l'ultimo album dei Sud Sound System.

Per Veltroni non è da escludere il delitto passionale. Lo amava davvero quel partito.

Su Twitter, il dolore della salentina Emma: "Maledetta troia argentina".

A Salerno i ragazzi preferiscono un tronista al sit-in per Melissa. E non bisognerebbe mai fare distinzioni fra i morti.

Melissa: giovane, donna, studentessa, meridionale. Inizio a pensare sia stata fortunata.

Forte terremoto nel nord Italia. CI VUOLE LA PENA DI MORTEEEEE!!!!!!!!

A Bologna la gente terrorizzata si è riversata in strada. "Ho fatto le mie scale tre alla volta..."

I sismologi: "L'Appennino sta premendo sulle Alpi". Anche lui vorrebbe andarsene.

Amministrative, Grillo conquista Parma. Alla fine l'abbiamo trovato, Gesù.

"Hanno eletto me, non Grillo" ha affermato il neosindaco di Parma, Gianroberto Casaleggio.

Affluenza in calo del 10%. Molti italiani hanno preferito rimanere a casa e risolvere il caso di Brindisi.

Vendola: "È arrivato il momento di candidarsi alla guida del Paese senza indugiare in tattiche inutili o controproducenti". Ad esempio governare la Puglia.

Uomo va a votare con un pitone al collo ma viene fermato. "Non è lì che va messo".

Calcio scandalo, un pentito inguaia Conte: "Allena la Juventus".

Borghezio: "Hitler fece anche cose positive". Ammirate ad esempio quest'olio su tela.

"Il nazismo era all’avanguardia nella ricerca sul cancro" ha dichiarato Borghezio da un pancreas.

Muore in un cantiere, lo fanno sparire nel fiume. Che romantici!

Pastore americano propone di chiudere tutti i gay in un recinto. Secondo me a loro l'idea piace.

(Tutti i gay rinchiusi insieme. C'è già, si chiama Conclave)

La proposta è di chiuderli in un grande recinto e lanciare dall'alto del cibo. O almeno, è così che chiamano il tofu.

In Italia la povertà minaccia un bambino su quattro. Quello più grassottello.

La vedova del pallavolista Bovolenta è incinta del quinto figlio. Certo, forse era meglio non urlarglielo dalla tribuna.

"Quello che non ho" con Fazio e Saviano. Dopo i primi 10 minuti l'unica cosa che riuscivo a pensare è che la mamma di Bambi, in fondo, se l'è un po' cercata.

Non sono comunque d'accordo con le critiche al programma: fa bene La7 ad alternare programmi come questo allo spensierato brio de "L'infedele".

Nel 2050 si prostituiranno solo i robot. E che fine farà il sentimento?

Vent'anni fa, Capaci. Lo siamo ancora.


Ultim'ora

Lo Stato ricorda Falcone. "È il marito di quella della scuola".


grazie a TheAubergine e Lowerome


giovedì 3 maggio 2012

Viziatello impertinente


 


Quella che sta girando su internet è una bufala. Ecco cosa ha detto davvero Ljajic a Delio Rossi:

"Brutto pezzo di merda, cazzo mi sostituisci? Tu sei uno stronzone stempiato, tuo figlio è un handicappato, tua moglie una zucculona e discendi da una famiglia di ricchioni patentati. Io sono giovane, bello, ho la pizza lunga, guadagno una marea di soldi semplicemente perché esiste la legge di mercato. E anche se i tifosi ora ti appoggiano e fischiano me, sono io quello che vengono a veder giocare e così sarà anche in futuro. Anche quando il mio stipendio aumenterà. E tu avrai l'Alzheimer. p.s.: l'olocausto non c'è mai stato e la mafia non strangola le sue vittime".

Pare, eh.

venerdì 20 aprile 2012

Allacciate le catene


A. Skujina, L'altro lato, 2012, 50x70, olio su tela



Vergogna su un volo Alitalia: scotch sulla bocca degli immigrati da rimpatriare. Invece che sui finestrini.

La polizia: “Operazione regolare". Ah, li hanno pure menati?

Fini: "Il governo riferisca sull'accaduto. Anche se dal vivo è tutta un'altra cosa".

I due sarebbero stati imbavagliati per evitare che spaventassero i passeggeri mordendosi e sputando sangue. "Poi però si sono messi a fare gli occhi bianchi".

Sì al pareggio di bilancio in Costituzione. Così sarà senz'altro rispettato.

Borghezio vorrebbe vendere la Sicilia agli americani. Di nuovo?

Ha 83 anni l'indossatrice più vecchia del mondo. Ci ha stupito tutti col ritorno del mogano.

A 83 anni fa la modella. Sfila per la collezione inverno-inverno.

Bellissimi alcuni servizi che la ritraggono in posa con modelle giovani. Che la mandano a cagare.

Afghanistan, talebani all'attacco. "E questo me lo chiami hamburger?"

Anders Breivik entra in aula facendo un saluto di estrema destra. Un po' poco come attenuante.

Il killer di Utoya si è definito uno scrittore. Perché non può farlo Volo?

In aula Breivik si è commosso rivedendo il suo video di propaganda. Anche per quello della strage gli son serviti i fazzoletti.

Caccia si schianta su abitazioni civili negli Usa. “Tesoro, sono a casa!”

Via Poma, nuovi sviluppi. Ci ha aperto un kebabbaro. 

Aperta una scuola d'esorcismo a Bologna. L'esame finale è Lindo Ferretti. 

Uomo si dà fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate. Io invece ho il numero 34.

Il settore funerario non teme la crisi. La risolve. 

Roma, studente spagnolo muore per scappare dai carabinieri. Ma no, lo sanno tutti che bisogna restare immobili!

Morte di Morosini, polemiche sull'arrivo dell'ambulanza: era proprio necessario quel giro di campo?

In serie A Morosini fu lanciato da Serse Cosmi. A dieci metri di distanza.

Dopo la tragedia Morosini, si tornano a invocare i defibrillatori a bordo campo. Si sappia però che Pirlo è proprio così.

L'ex calciatore Manfredonia: "Io fui fortunato: quando successe a me, c'era l'ambulanza pronta col defribrillatore interno". E vabbè, ma era più di vent'anni fa.

Il Papa: "Il ruolo della donna è fondamentale". Se hai finito la diavolina.

Sbaglia treno a 5 anni, rivede la madre dopo 30 anni. Per un secondo

Arriva Faceskin, il social network di Claudio Cecchetto. Ignorare!

Scoperto afghano nascosto nel cruscotto di un'auto. Ma era per uso personale.

Medicina, il travaglio dura mediamente due ore in più rispetto a 50 anni fa. Eppure la strada dovrebbe essere più comoda.

Gli antiabortisti davanti a Montecitorio. Se non cambiano idea così...





martedì 6 marzo 2012

Sospiriamo, Taranto



... questa è una malattia che non va più via,
vorrei andar via, vorrei andar via di qua,
ma non resisto lontano da te...”








Un'ora e quaranta di macchina non è poi tanto, ma li vivi come un viaggio anche se è un viaggio che fai più volte al mese. Risalgo tutto il Salento consumando cd (come sono antico) che definirei eroici e se sono solo canto a squarciagola, contando i chilometri e le infinite uscite prima di Lecce, che come al solito si materializza all'improvviso, come fosse ogni volta sbucata dal nulla. Poi di lì a Brindisi è un salto. A quel punto la testa comincia a rilassarsi, i pensieri cominciano a vagare e i muscoli delle gambe ad abbandonarsi. E all'improvviso comincio a sentirmi stanco. 
Un'ora e quaranta non è tanto, ma alla fine senti il bisogno di arrivare, di fare ciò che devi, probabilmente niente. E così, superata Grottaglie, non importa se ciò che vedi in lontananza ti fa male. Sei felice lo stesso.


Taranto Calcio, sulle maglie della squadra non può apparire lo slogan “RespiriAmo Taranto”. Perché è istigazione al suicidio.

La Lega Pro aveva in un primo momento autorizzato la scritta, finanziata dai tifosi per ricordare il dramma ambientale della città. Poi il divieto, in uno scarno comunicato: “Siamo teste di cazzo”.

Così, nel big match con la Ternana, il Taranto non ha potuto indossare le maglie con lo sponsor "RespiriAmo Taranto" perché secondo il Dott. Ghirelli della Lega Pro quella è una scritta politica. E non si può fare politica quando devi fare un minuto di silenzio per i morti in Afghanistan.

“Nello slogan sono ravvisabili connotati politici” ha dichiarato una metastasi.

Si sospettano pressioni del potentissimo patron dell'Ilva, Emilio Riva. Ricordo che Riva è anche membro della cordata Alitalia. Ed è la cosa migliore che si possa dire di lui.

Anche la settimana scorsa in città si è scatenato il panico. Erano finiti i Gratta e Vinci.

Un grande incendio è divampato nello stabilimento. Riva lo osservava da lontano, suonando la lira.

Il cielo sopra Taranto era talmente pieno di fumo che sembrava un discorso di Vendola.








Dal porto militare di Taranto le imbarcazioni salpano verso gli scenari di guerra e la gente saluta festosa dalla banchina: “Buona fortuna!” “State attenti”, rispondono i marinai.

Nel 2006 a Taranto erano presenti il 96 percento degli idrocarburi policiclici aromatici, il 92 percento delle diossine, l’85 percento dell’ossido di carbonio, l’85 percento del piombo e il 68 percento del mercurio dell'intero territorio nazionale. Insomma, se non sai cosa puoi fare per noi, almeno ringraziaci.

A chi chiede la chiusura dell'Ilva, viene risposto che così migliaia di operai perderebbero il posto. E in effetti non sarebbe giusto togliergli la possibilità di morire sul lavoro.

La politica tarantina è da anni sotto accusa per come viene gestito il problema Ilva. Ma la questione è controversa: secondo molti non esisterebbe nessuna politica a Taranto.

Dell'Ilva dal 2007 si occupa l'associazione “Taranto Futura”, che ha il compito di sensibilizzare l'opinione pubblica sul delicato problema degli ossimori.

Nel 2008 è stata approvata una legge regionale sulla diossina: il monitoraggio delle emissioni non è però continuo e i campionamenti, minimo tre all'anno, vengono compiuti con un preavviso. L'ultimo rilevamento effettuato ha riscontrato “un delicato profumo di violetta”.

Qualche mese fa, Nichi Vendola dichiarò che finalmente le emissioni nocive erano tornate nei limiti previsti dalle leggi. Razziali.

(Comunque non colpevolizzerei Vendola: ci sono così tanti problemi che non si può mica pretendere che si concentri su quanto succede in Puglia)

Nel 2008 migliaia di capi allevati nelle masserie vicine al capoluogo ionico, a causa della presenza di diossina nelle loro carni, vennero abbattuti. Riva risolverebbe tutto così.

Nel latte materno, la media in Europa è 5 picogrammi di diossina per grammo: a Taranto 20 picogrammi, con punte di 40. Ci piace macchiato.

Oltre alla diossina c'è il benzoapirene: il 13 agosto 2010 il governo varò un decreto che consentì all'Ilva di mantenerne invariate le emissioni. Ricordo bene quel giorno: c'era un mare bellissimo.

Su un campo di calcio del quartiere Tamburi furono rastrellate tonnellate di polveri nocive. Ma non è mica da questi particolari che si giudica un tumore.

Come tutta la zona circostante, anche il marmo bianco del cimitero è ormai rosa a causa delle polveri che vi si depositano sopra. Per ribadire il concetto.






Ho cercato a lungo un modo di parlare in questo post anche delle cose belle di Taranto, ma alla fine ho pensato che è inutile: chi vuole può cercarle, scoprirle e soprattutto decidere quali sono, e se ci sono. Sicuramente non saranno le stesse che vedo io.
E mentre ci pensavo mi è venuta in mente, tanto per cambiare, mia nonna. Che è follemente innamorata di questa città, pur non essendoci nata, pur non avendola praticamente mai dipinta. Sembra che i suoi occhi rifiutino quasi del tutto di vedere altro che non sia ciò che ritengono degno ed è come non si accorgessero del resto. Ho pensato che se si trattasse di un'altra persona, gliene farei una colpa.
Ma non ci riesco, come non sono mai riuscito a contraddirla né a darle torto tutte le volte che le sento ripetere con lo sguardo sognante  
“Addò t' gire, a Tarand ste 'u mare”.


Al Tribunale di Taranto è cominciato il procedimento a carico dell'Ilva: chiesta la chiusura. Della città.

Durante l'incidente probatorio centinaia di cittadini erano assiepati fuori dal Tribunale. C'era spazio: quel giorno non era in calendario il processo Scazzi.

Agli indagati vengono contestati i reati di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato e getto di cose pericolose. Ma ora basta lusingarli.

La maxi inchiesta si basa su una perizia che ha accertato l'esistenza di una connessione tra la spaventosa incidenza di malattie cardiovascolari e dell'apparato respiratorio, le morti causate da tumori e l'inquinamento prodotto dall'Ilva. Il documento è intitolato: "E niente, ci siamo affacciati alla finestra".

L'azienda: “Non fatevi spaventare da questi dati”. Altrimenti ai prossimi che farete?

La prossima udienza è prevista il 30 marzo. Cazzo, mi tocca rimandare la visita con l'oncologo.

La tragedia ormai va avanti da anni, ma un giorno ci sveglieremo da quest'incubo. E torneremo in serie B.


Quello che resta sono le mie colpe di cittadino. Fra queste l'aver guardato, per anni, solo i difetti dei miei concittadini, che pure son tanti. E non aver pensato che quando sedano la tua coscienza e chiudono i tuoi occhi, divorando quello che hai intorno e spiegandoti che alternative non ci sono, non è mai facile, non è mai immediato essere dei buoni cittadini, dei buoni tarantini.
La gente però, da qualche anno, ha ricominciato a vedere. Non so cosa succederà ma per il momento posso solo dirle grazie, perché così sta insegnando anche a me, al di là dei miei cuscini mentali e dei miei giudizi facili, a tenere davvero gli occhi aperti.



Il video "DispneyLand" è di Cani&Porci (che mi ha fatto anche tanta compagnia). Le immagini sono, nell'ordine, di Bomba Sessuale e di Here to Avenge Laika. Li ringrazio, come ringrazio il laboratorio grafico di Spinoza.it che ha realizzato tante altre belle cose. In questo post, poi, in un modo o nell'altro sono entrate anche altre persone, e le saluto: sirboneddu, giggi. E la passione di haroldsmith, che abbraccio.



martedì 21 febbraio 2012

Aspettando il sole

Agnese Skujina, Bosco 4, 10x10, acrilico su carta




L'Italia è entrata in recessione tecnica. "Dottore, sia più chiaro!"

Atene: bombe carta, molotov, lacrimogeni. Poi il matrimonio è finito.

Scandalo in Rai: l'azienda si riserva il diritto di licenziare le collaboratrici rimaste incinte. E se è successo durante i provini?

Berlusconi presenta il nuovo inno: "Noi, gente che spera". Che non sia la finanza.

Napolitano contestato in Sardegna: "Capisco il disagio e il malcontento dell'isola. Ma prendetevela con la tettonica a zolle".

Un complotto per uccidere il Papa entro 12 mesi. Con comodo, eh!

(Già immagino la fiction sulla vita di Ratzinger. Non avrà la prima puntata)

Il Vaticano: "Siamo alla follia". Poi ha aggiunto "Benvenuti".

Genova, secondo Bersani la vittoria di Doria nelle primarie è dipesa dal fatto che il Pd ha espresso due candidati. "La prossima volta proveremo con tre".

Processo Eternit, tutti colpevoli. Una sentenza da togliere il respiro.

Condannato a 16 anni il barone belga De Cartier, novantunenne. Vedrà il carcere solo col monocolo.

Raid americano uccide otto pastorelli nelle vicinanze di un villaggio afghano. Ora in quella zona comandano le capre.

La vittima più giovane aveva nove anni. Ma fra le altre c'era anche chi riusciva a ricordare che non erano sempre stati lì, gli americani.

Dopo "Yes we can", Obama cerca un nuovo slogan. Dite così se vi chiedono una sintesi del suo mandato.

I soldati americani fotografati con la bandiera delle SS si giustificano: “Non sapevamo fosse un simbolo nazista”. Altrimenti avremmo sorriso.

Il Manifesto è in liquidazione coatta:, ma per il momento il giornale resta in edicola. Finché non ritirano i resi.

È partita la campagna 1000x1000 che invita 1000 persone a donare 1000 euro per salvare il quotidiano. Fra i sottoscrittori Camilleri, Stefano Benni e 100 spettatori di Santoro.

Testimonial anche Dustin Hoffman: “Lui legge il Manifesto, e voi?". Teniamo impegnata Mrs. Robinson.

Ha una crisi epilettica durante la messa e il prete lo caccia. Cazzo, da bambino ci provavo e non funzionava.

Si schianta contro un bus per sfuggire ai carabinieri. Ma becca il controllore.

Biglietto di minacce per il presidente di "Ammazzateci tutti". C'era scritto "No".

Anonymous attacca il sito di Paniz. Che ora sa di averne uno.

Sanremo, durante l'esibizione di Celentano la Canalis ha interpretato l'Italia. Una volta nella vita la visitano tutti.

Donna di 100 kg resta incastrata sul water, i soccorritori la salvano dopo 10 ore. Di risate.

Individuato camorrista a uno show di Rai2. Oh, il nascondiglio comunque era ottimo.

Alda D'Eusanio esce dall'ospedale: sta bene. Oppure i medici sono dei gran furboni.

È morto il cane di Jovanotti. Ah, quell'improvvisa voglia di aggettivo dimostrativo.

Bimba si sveglia dal coma ascoltando la voce di Del Piero. Quindi ne è uscito anche lui?

Addestrate tremila donne ninja in Iran. Ok Tarantino, ora hai rotto il cazzo.



grazie a Frandiben:)

martedì 7 febbraio 2012

Cento di questi giorni qui


Vasco compie 60 anni e fra poco comincerà a fare le bollicine. Per omaggiarlo, Jovanotti, il suo amico intelligente, gli ha scritto un'emozionante lettera aperta su La Stampa. Doveva essere per i 50 anni, ma l'ha finita solo oggi. Ne è venuto fuori uno dei pilastri della storia dell'umanità. Per leggerlo e rileggerlo, e ne vale davvero la pena, cliccate qui.

Casualmente sono venuto in possesso della brutta copia che Lorenzo ha vergato di sua mano: la versione definitiva è stata solo leggermente, ma significativamente, modificata. La ripropongo qui, perché tutti sappiano come nasce un capolavoro.

 
 
Buon compleanno Vasco!

Oggi ripenso alla prima volta che ho incontrato la tua musica e a quanto mi colpì. Come se qualcuno avesse inventato un colore nuovo che avevo dentro ma che nessuno aveva mai rappresentato. In realtà ho poi scoperto che a quell'epoca tutti conoscevano già il marrone.
Ero un ragazzino e d’estate «lavoravo» in una radio privata. Di dignità. Arrivò il rifornimento dei dischi nuovi e io come sempre mi ci tuffai. Fu allora che mi spiegarono che servivano per sentire la musica. Tra quelli c’era "Non siamo mica gli americani". Ricordo come fosse ora l’effetto che mi fece quando il disco cominciò a girare: mi svegliai quando il fonico schioccò le dita.

C’era la poesia, e io neanche lo sapevo. Questo pensai dopo aver scartato il mio primo bacio Perugina. Ma torniamo a te.


Di quel disco una cosa tra tutte basta a dire perché tu sei Vasco Rossi, il grande Vasco. In quella canzone, a un certo punto fai il suono degli spari con la bocca, e in una canzone io non l’avevo mai sentito fare. Per me in quella cosa è racchiuso lo spirito eterno del rock. Fare il suono degli spari con la bocca, come da bambini quando si gioca. Ora però sono spari veri, che colpiscono e fanno bene, sono liberatori. Non sono con la bocca. Sono in bocca.

La mia canzone "No Vasco, io non ci casco” voleva essere l’impegno a non farsi fregare dai «grandi», a non cascare nelle trappole del conformismo. Chissà cosa è andato storto. Non è facile: continuare a fare il suono degli spari con la bocca. In molti non capirono il gioco di quella mia canzone, ma lo capirono i bambini e le persone di cuore. Gli altri no, quelli capiscono sempre solo quello che gli fa comodo. Si chiama amor proprio.
Una volta te l’ho anche detto di persona che il tuo nome racconta perché ti vogliamo tutti bene: di cognome fai Rossi, come il signor Rossi, e di nome fai Vasco, il grande navigatore: sei l'uomo normale che circumnaviga il Capo di Buona Speranza affrontando il vuoto assoluto di un mondo sconosciuto. Ed è in quel vuoto assoluto che ci siamo conosciuti. Vasco e Rossi, contemporaneamente, in simultanea. La normalità e l’avventura, l’anonimato e la spericolatezza.

Oggi fai 60 anni e io ti vedo come un capo indiano, di quelli che si usavano una volta, o come il Grinta, hai presente il Grinta, quello del film? Grande capo Nuvola Rossi. E poi Vasco è il maschile di Vasca (
di decantazione- ndMrD), che non è poco, è una cosa femmina e calda e accogliente, fatta per «lasciare tutto il mondo fuori», soprattutto se hai una lametta. Uno stadio un giorno potrebbe essere chiamato «un vasco», una gigantesca vasca maschio per bagni collettivi di libertà.  Non sarebbe fantastico fargli pagare anche lo shampoo?

Quando l’estate scorsa hai annunciato che volevi abbandonare gli stadi (ma non gli studi, intendo quelli di registrazione
... ma che cazzo specifico a fare) ho pensato che stessi per entrare in una nuova fase creativa.: quale canzone dei Radiohead avresti ammazzato questa volta? Potevo aspettarmi di tutto da uno come te, che ha visto «cose che noi umani disintossicati...» (semicit.). Uno come Clint Eastwood o Bruce Springsteen, Michelangelo (pietà!, ndMrD), Hokusai, Saramago, la Szymborska, Fellini o Dario Fo, gente che dimostra che la creatività si espande, come l’universo, se uno la lascia fluire, e che a volte il tempo sembrerà tornare indietro, ma saranno attimi, tutto scorre in avanti, inesorabile. E queste son le cose che vedono gli umani disintossicati.

Una volta ci siamo incontrati nel tuo ufficio a Bologna. Stavi  fotocopiando un po' di canzoni. Tornando a casa in macchina, mia moglie, che ti aveva stretto la mano per la prima volta, mi ha detto: «Vasco è... emozionante». Ecco, le donne, un po’ come fai anche tu, in una parola dicono tutto. E il contrario di tutto
.
 

Per il tuo compleanno ti regalo una frase di uno dei miei film preferiti, «Big Fish», di Tim Burton. «Il pesce più grande del fiume diventò tale perché non fu mai catturato». La puoi dedicare a quelli che ancora abboccano.
Tu sei il più grande del nostro fiume. E continui a crescere! Lo dicono tutti i pescatori!
 

Buon compleanno capo Nuvola Rossi, sia Vasco sia Rossi sia E!

lunedì 6 febbraio 2012

Snowman's land

Agnese Skujina, Passeggiata insieme, 2012, 30x30, olio su tela



Almeno 17 vittime in Italia a causa del freddo. Che abbiamo dentro.

Caos neve a Roma, Alemanno accusa la Protezione Civile. Quindi stavolta non è colpa loro.

"La Protezione civile torni sotto il Viminale". Ci sono degli scheletri da rimuovere.

Per Alemanno ci sarà una verifica da parte del governo. "Sì, è proprio scemo".

"Le polemiche non aiutano" ha polemizzato la Polverini.

Ospite da Lucia Annunziata, il capo della Protezione Civile Gabrielli: "Bertolaso si sarebbe comportato allo stesso modo". "Ok, ora la prego, si rivesta".

Gabrielli: "Alemanno non chiese aiuto". Eh, ma tanto la medicina non può tutto.

"Monti sta seguendo la situazione passo passo" . Con un metal detector.

Alemanno: "Uscite solo per ragioni inderogabili". Ok, ma abbiamo bisogno di sapere dove sei.

Scuole ancora chiuse nella Capitale. La speranza è di togliere ispirazione a Moccia.

Una foto ritrae il Papa che osserva la neve su Roma dalla finestra. Ma il pupazzo è dentro.

Nonostante la neve, il Santo Padre non ha rinunciato alle sue passeggiate. A ritroso nel tempo.

Problemi anche nel resto d'Italia: decine di migliaia di italiani sono senza luce. Solidarietà dai Dik Dik.

Donna di 91 anni muore dopo essere stata travolta dalla bora. La salma sarà rimpatriata domani.

Il sindaco dell'Aquila: "Restate in casa". "Eh?"

(Ormai lo sanno che non porta bene)

In Piemonte, Cota invita alla prudenza. Ha ancora tre anni di mandato.

Due morti sulle Alpi a causa di una valanga. Una delle vittime è un ex biatleta azzurro che aveva partecipato a 2 olimpiadi e 4 mondiali. Ma non aveva mai provato un'emozione così.

Cede per il vento una vetrata della Costa Concordia. Nooo, che disastro!

Responsabilità civile, governo battuto: i magistrati potrebbero essere chiamati a rispondere in sede civile dei propri errori. Tipo aver fatto il concorso.

"In Siria o si agisce o si è complici" ha dichiarato Hillary Clinton qualche mese fa.

Fidel Castro presenta le sue memorie. I diari della motovedetta.

Caso Lusi: tredici milioni di euro furono sottratti alle casse della Margherita. Pensate solo quanti danni si potevano fare con tutti quei soldi.

Roberto Bolle: "I clochard sotto il teatro degradano Napoli". Li seppelliscano altrove.

Secondo il ballerino, i barboni davanti al San Carlo degradano Napoli. E non era impresa facile.

Sabina Guzzanti truffata dal “Madoff dei Parioli”: "Nella Eim hanno investito tanti familiari: mia nonna, mia madre, mia sorella Caterina, mio padre Paolo, i miei cugini". Prego notare chi è stato il più dritto.

Rapina in villa ai danni di due donne di 54 e 14 anni: la più anziana ha anche denunciato di aver subito violenza sessuale. Con un pizzico d'orgoglio.

Uccide la fidanzata chiudendola in un divano letto. Finalmente una televendita originale.

Lo adesca su facebook, gli fa pagare la spesa e poi sparisce. Sono orgoglioso di te, nonna!


ULTIM'ORA:

Sotto il peso della neve, un albero cade e schiaccia l'auto della seconda moglie di Casini. Aveva radici cristiane.