martedì 21 febbraio 2012

Aspettando il sole

Agnese Skujina, Bosco 4, 10x10, acrilico su carta




L'Italia è entrata in recessione tecnica. "Dottore, sia più chiaro!"

Atene: bombe carta, molotov, lacrimogeni. Poi il matrimonio è finito.

Scandalo in Rai: l'azienda si riserva il diritto di licenziare le collaboratrici rimaste incinte. E se è successo durante i provini?

Berlusconi presenta il nuovo inno: "Noi, gente che spera". Che non sia la finanza.

Napolitano contestato in Sardegna: "Capisco il disagio e il malcontento dell'isola. Ma prendetevela con la tettonica a zolle".

Un complotto per uccidere il Papa entro 12 mesi. Con comodo, eh!

(Già immagino la fiction sulla vita di Ratzinger. Non avrà la prima puntata)

Il Vaticano: "Siamo alla follia". Poi ha aggiunto "Benvenuti".

Genova, secondo Bersani la vittoria di Doria nelle primarie è dipesa dal fatto che il Pd ha espresso due candidati. "La prossima volta proveremo con tre".

Processo Eternit, tutti colpevoli. Una sentenza da togliere il respiro.

Condannato a 16 anni il barone belga De Cartier, novantunenne. Vedrà il carcere solo col monocolo.

Raid americano uccide otto pastorelli nelle vicinanze di un villaggio afghano. Ora in quella zona comandano le capre.

La vittima più giovane aveva nove anni. Ma fra le altre c'era anche chi riusciva a ricordare che non erano sempre stati lì, gli americani.

Dopo "Yes we can", Obama cerca un nuovo slogan. Dite così se vi chiedono una sintesi del suo mandato.

I soldati americani fotografati con la bandiera delle SS si giustificano: “Non sapevamo fosse un simbolo nazista”. Altrimenti avremmo sorriso.

Il Manifesto è in liquidazione coatta:, ma per il momento il giornale resta in edicola. Finché non ritirano i resi.

È partita la campagna 1000x1000 che invita 1000 persone a donare 1000 euro per salvare il quotidiano. Fra i sottoscrittori Camilleri, Stefano Benni e 100 spettatori di Santoro.

Testimonial anche Dustin Hoffman: “Lui legge il Manifesto, e voi?". Teniamo impegnata Mrs. Robinson.

Ha una crisi epilettica durante la messa e il prete lo caccia. Cazzo, da bambino ci provavo e non funzionava.

Si schianta contro un bus per sfuggire ai carabinieri. Ma becca il controllore.

Biglietto di minacce per il presidente di "Ammazzateci tutti". C'era scritto "No".

Anonymous attacca il sito di Paniz. Che ora sa di averne uno.

Sanremo, durante l'esibizione di Celentano la Canalis ha interpretato l'Italia. Una volta nella vita la visitano tutti.

Donna di 100 kg resta incastrata sul water, i soccorritori la salvano dopo 10 ore. Di risate.

Individuato camorrista a uno show di Rai2. Oh, il nascondiglio comunque era ottimo.

Alda D'Eusanio esce dall'ospedale: sta bene. Oppure i medici sono dei gran furboni.

È morto il cane di Jovanotti. Ah, quell'improvvisa voglia di aggettivo dimostrativo.

Bimba si sveglia dal coma ascoltando la voce di Del Piero. Quindi ne è uscito anche lui?

Addestrate tremila donne ninja in Iran. Ok Tarantino, ora hai rotto il cazzo.



grazie a Frandiben:)

martedì 7 febbraio 2012

Cento di questi giorni qui


Vasco compie 60 anni e fra poco comincerà a fare le bollicine. Per omaggiarlo, Jovanotti, il suo amico intelligente, gli ha scritto un'emozionante lettera aperta su La Stampa. Doveva essere per i 50 anni, ma l'ha finita solo oggi. Ne è venuto fuori uno dei pilastri della storia dell'umanità. Per leggerlo e rileggerlo, e ne vale davvero la pena, cliccate qui.

Casualmente sono venuto in possesso della brutta copia che Lorenzo ha vergato di sua mano: la versione definitiva è stata solo leggermente, ma significativamente, modificata. La ripropongo qui, perché tutti sappiano come nasce un capolavoro.

 
 
Buon compleanno Vasco!

Oggi ripenso alla prima volta che ho incontrato la tua musica e a quanto mi colpì. Come se qualcuno avesse inventato un colore nuovo che avevo dentro ma che nessuno aveva mai rappresentato. In realtà ho poi scoperto che a quell'epoca tutti conoscevano già il marrone.
Ero un ragazzino e d’estate «lavoravo» in una radio privata. Di dignità. Arrivò il rifornimento dei dischi nuovi e io come sempre mi ci tuffai. Fu allora che mi spiegarono che servivano per sentire la musica. Tra quelli c’era "Non siamo mica gli americani". Ricordo come fosse ora l’effetto che mi fece quando il disco cominciò a girare: mi svegliai quando il fonico schioccò le dita.

C’era la poesia, e io neanche lo sapevo. Questo pensai dopo aver scartato il mio primo bacio Perugina. Ma torniamo a te.


Di quel disco una cosa tra tutte basta a dire perché tu sei Vasco Rossi, il grande Vasco. In quella canzone, a un certo punto fai il suono degli spari con la bocca, e in una canzone io non l’avevo mai sentito fare. Per me in quella cosa è racchiuso lo spirito eterno del rock. Fare il suono degli spari con la bocca, come da bambini quando si gioca. Ora però sono spari veri, che colpiscono e fanno bene, sono liberatori. Non sono con la bocca. Sono in bocca.

La mia canzone "No Vasco, io non ci casco” voleva essere l’impegno a non farsi fregare dai «grandi», a non cascare nelle trappole del conformismo. Chissà cosa è andato storto. Non è facile: continuare a fare il suono degli spari con la bocca. In molti non capirono il gioco di quella mia canzone, ma lo capirono i bambini e le persone di cuore. Gli altri no, quelli capiscono sempre solo quello che gli fa comodo. Si chiama amor proprio.
Una volta te l’ho anche detto di persona che il tuo nome racconta perché ti vogliamo tutti bene: di cognome fai Rossi, come il signor Rossi, e di nome fai Vasco, il grande navigatore: sei l'uomo normale che circumnaviga il Capo di Buona Speranza affrontando il vuoto assoluto di un mondo sconosciuto. Ed è in quel vuoto assoluto che ci siamo conosciuti. Vasco e Rossi, contemporaneamente, in simultanea. La normalità e l’avventura, l’anonimato e la spericolatezza.

Oggi fai 60 anni e io ti vedo come un capo indiano, di quelli che si usavano una volta, o come il Grinta, hai presente il Grinta, quello del film? Grande capo Nuvola Rossi. E poi Vasco è il maschile di Vasca (
di decantazione- ndMrD), che non è poco, è una cosa femmina e calda e accogliente, fatta per «lasciare tutto il mondo fuori», soprattutto se hai una lametta. Uno stadio un giorno potrebbe essere chiamato «un vasco», una gigantesca vasca maschio per bagni collettivi di libertà.  Non sarebbe fantastico fargli pagare anche lo shampoo?

Quando l’estate scorsa hai annunciato che volevi abbandonare gli stadi (ma non gli studi, intendo quelli di registrazione
... ma che cazzo specifico a fare) ho pensato che stessi per entrare in una nuova fase creativa.: quale canzone dei Radiohead avresti ammazzato questa volta? Potevo aspettarmi di tutto da uno come te, che ha visto «cose che noi umani disintossicati...» (semicit.). Uno come Clint Eastwood o Bruce Springsteen, Michelangelo (pietà!, ndMrD), Hokusai, Saramago, la Szymborska, Fellini o Dario Fo, gente che dimostra che la creatività si espande, come l’universo, se uno la lascia fluire, e che a volte il tempo sembrerà tornare indietro, ma saranno attimi, tutto scorre in avanti, inesorabile. E queste son le cose che vedono gli umani disintossicati.

Una volta ci siamo incontrati nel tuo ufficio a Bologna. Stavi  fotocopiando un po' di canzoni. Tornando a casa in macchina, mia moglie, che ti aveva stretto la mano per la prima volta, mi ha detto: «Vasco è... emozionante». Ecco, le donne, un po’ come fai anche tu, in una parola dicono tutto. E il contrario di tutto
.
 

Per il tuo compleanno ti regalo una frase di uno dei miei film preferiti, «Big Fish», di Tim Burton. «Il pesce più grande del fiume diventò tale perché non fu mai catturato». La puoi dedicare a quelli che ancora abboccano.
Tu sei il più grande del nostro fiume. E continui a crescere! Lo dicono tutti i pescatori!
 

Buon compleanno capo Nuvola Rossi, sia Vasco sia Rossi sia E!

lunedì 6 febbraio 2012

Snowman's land

Agnese Skujina, Passeggiata insieme, 2012, 30x30, olio su tela



Almeno 17 vittime in Italia a causa del freddo. Che abbiamo dentro.

Caos neve a Roma, Alemanno accusa la Protezione Civile. Quindi stavolta non è colpa loro.

"La Protezione civile torni sotto il Viminale". Ci sono degli scheletri da rimuovere.

Per Alemanno ci sarà una verifica da parte del governo. "Sì, è proprio scemo".

"Le polemiche non aiutano" ha polemizzato la Polverini.

Ospite da Lucia Annunziata, il capo della Protezione Civile Gabrielli: "Bertolaso si sarebbe comportato allo stesso modo". "Ok, ora la prego, si rivesta".

Gabrielli: "Alemanno non chiese aiuto". Eh, ma tanto la medicina non può tutto.

"Monti sta seguendo la situazione passo passo" . Con un metal detector.

Alemanno: "Uscite solo per ragioni inderogabili". Ok, ma abbiamo bisogno di sapere dove sei.

Scuole ancora chiuse nella Capitale. La speranza è di togliere ispirazione a Moccia.

Una foto ritrae il Papa che osserva la neve su Roma dalla finestra. Ma il pupazzo è dentro.

Nonostante la neve, il Santo Padre non ha rinunciato alle sue passeggiate. A ritroso nel tempo.

Problemi anche nel resto d'Italia: decine di migliaia di italiani sono senza luce. Solidarietà dai Dik Dik.

Donna di 91 anni muore dopo essere stata travolta dalla bora. La salma sarà rimpatriata domani.

Il sindaco dell'Aquila: "Restate in casa". "Eh?"

(Ormai lo sanno che non porta bene)

In Piemonte, Cota invita alla prudenza. Ha ancora tre anni di mandato.

Due morti sulle Alpi a causa di una valanga. Una delle vittime è un ex biatleta azzurro che aveva partecipato a 2 olimpiadi e 4 mondiali. Ma non aveva mai provato un'emozione così.

Cede per il vento una vetrata della Costa Concordia. Nooo, che disastro!

Responsabilità civile, governo battuto: i magistrati potrebbero essere chiamati a rispondere in sede civile dei propri errori. Tipo aver fatto il concorso.

"In Siria o si agisce o si è complici" ha dichiarato Hillary Clinton qualche mese fa.

Fidel Castro presenta le sue memorie. I diari della motovedetta.

Caso Lusi: tredici milioni di euro furono sottratti alle casse della Margherita. Pensate solo quanti danni si potevano fare con tutti quei soldi.

Roberto Bolle: "I clochard sotto il teatro degradano Napoli". Li seppelliscano altrove.

Secondo il ballerino, i barboni davanti al San Carlo degradano Napoli. E non era impresa facile.

Sabina Guzzanti truffata dal “Madoff dei Parioli”: "Nella Eim hanno investito tanti familiari: mia nonna, mia madre, mia sorella Caterina, mio padre Paolo, i miei cugini". Prego notare chi è stato il più dritto.

Rapina in villa ai danni di due donne di 54 e 14 anni: la più anziana ha anche denunciato di aver subito violenza sessuale. Con un pizzico d'orgoglio.

Uccide la fidanzata chiudendola in un divano letto. Finalmente una televendita originale.

Lo adesca su facebook, gli fa pagare la spesa e poi sparisce. Sono orgoglioso di te, nonna!


ULTIM'ORA:

Sotto il peso della neve, un albero cade e schiaccia l'auto della seconda moglie di Casini. Aveva radici cristiane.