martedì 28 dicembre 2010

Fatale

 flashback:

Al Qaeda progetta attentati per Natale. Quando arriva, arriva.
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25 dicembre, Darfur: nuovi scontri fra governo e ribelli. Per chi si fosse perso i vecchi.

Rammarico della comunità internazionale che non è riuscita a sprigionare sufficiente spirito del Natale.

Secondo il governo, i morti fra i ribelli sarebbero quaranta. Quaranta? Tombola!!!

I rivoltosi invece rivendicano la vittoria e sostengono che nelle loro file ci sono stati solo due morti e cinque feriti. Più uno con la cacarella.

Gli scontri si sono estesi fino a 65 km dalla capitale El Fasher. Poi ce ne siamo accorti.

Il pluriennale conflitto scaturisce da scontri tribali ed etnici, tendenze autonomiste, lotta per lo sfruttamento delle risorse. E da altre cose che stanno su Wikipedia.
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Un uomo litiga con la moglie e uccide il vicino di casa. Ma avrebbe preferito il contrario.

L'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio aggravato e porto abusivo d'arma bianca. Ora rossa.

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Gay e lesbiche tornano sotto la protezione dell'Onu. Ma non basterà a fermare Ozpetek.

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Scontro fra De Magistris e Di Pietro sulla questione morale all'interno dell'Idv. Ma potrebbe trattarsi solo di una lotta di podere.

De Magistris, con due colleghi, ha scritto una lettera durissima indirizzata a Di Pietro. Che per fortuna ha risposto con un video.

Di Pietro: "C'è un impegno preciso per una militanza trasparente del quale parleremo nell'esecutivo nazionale di gennaio". Nel frattempo, li aspetta fuori.

La gestione opaca del partito ha già prodotto svariate conseguenze nefaste, fra cui molti editoriali di Flores D'Arcais.

Il sondaggio proposto da Micromega rileva che l'80% dà la colpa a Di Pietro. Ma solo il 10% glielo direbbe in faccia.

Di Pietro è preoccupato perché, in tutti i sondaggi, l'IDV è stato scavalcato da Sinistra Ecologia e Libertà. Cioè da un ricchione.

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Secondo Maurizio Belpietro, Fini vuole simulare un attentato ed avrebbe contattato della manovalanza criminale, con lo scopo poi di far ricadere la colpa del suo ferimento su ambienti vicini a Berlusconi: la manovalanza criminale.

lunedì 27 dicembre 2010

Tu scendi pan di stelle

Da me non sentirete mai una parola contro le tradizioni. Men che meno contro quelle natalizie.

Per dire, smerdare le tradizioni è una cosa che mi sembra adatta a personaggi tipo Gabriele Muccino.

(Apro parentesi su Muccino: di recente, in un impeto di autolesionismo, mi sono visto "Baciami ancora". È un film- si fa per dire- che funziona così: una scena in cui si baciano, un'altra in cui sbarellano/urlano/tradiscono/piangono. A ripetizione. Un totale spregio dell'esistenza delle varie tonalità di grigio. Comunque, dopo due ore e mezza di nulla, non c'è riuscito a convincermi che la vita è come i suoi film: nammerda.
E ancora. Claudio Santamaria, dopo dei promettenti esordi, nell'opera mucciniana porta il suo personaggio lì dove ha portato la sua carriera: il suicidio. 
E ancora. Due ore e mezza di film senza neanche la soddisfazione di aver visto la gnugna della Puccini o il sangue della Impacciatore. Chiudo parentesi).

Le tradizioni, dicevamo. Non si tratta solo di irrinunciabili momenti di condivisione. Si tratta di avere delle cornici di riferimento. Si tratta di agire all'interno di schemi predefiniti. Si tratta di godere mille volte di più quando l'imprevedibilità, il caso o il genio rompono quegli schemi per una frazione di secondo. Avere degli alberi a cui di volta in volta appendere il ricordo che merita.
È per questo che,  nonostante io sia ormai lontano anni luce dalla religione, non mi sottraggo, anzi avallo volentieri il natalizio riproporsi di alcuni riti. Fra questi, la nascita del bambinello la sera della vigilia.

Natale 2010. Abbiamo deciso di passare la vigilia (e poi anche il 25) a Specchia, nella casa della nonna materna. Come sempre abbiamo fatto, ad eccezione degli ultimi due anni, durante i quali in rapida successione se ne sono andate sia Nonna Bianca che la zia che viveva con lei.
Ma quest'anno, di nuovo Specchia. Perché è una casa natalizia come ce ne sono poche: grande, enorme, vecchia e col camino. Con l'odore di legna bruciata e i rumori del paese lontani ma non troppo. Perché è una tradizione.
La vigilia solitamente andava così: a metà pomeriggio arrivavano gli zii e i cugini (tre maschi, per un totale di sei nipoti maschi per Nonna Bianca). Si giocava un po'. Si andava un po' in piazza per vedere la  focareddhra. Si andava in chiesa a confessarsi un po'. Io e mio cugino Marco, i due malvagi della famiglia,si faceva il nostro spettacolo pirotecnico fra timori e raccomandazioni. Si mangiava. Si faceva nascere un po' Gesù. Poi noi sei si veniva chiusi in camera da letto della nonna, le luci si spegnevano, rumori di pentole, le luci si riaccendevano, le porte si aprivano, noi correvamo per l'immenso corridoio (ma quando si arriva?) e fino alla sala da pranzo dove Babbo Natale, in quei pochi minuti, aveva portato quel popò di roba. Nonna Bianca applaudiva.

Ma sto divagando.
Natale 2010. Per la prima volta viene con noi a Specchia l'altra nonna, quella paterna, nonna Giulia. di cui forse alcuni di voi hanno sentito già parlare. Non era mai successo perché negli anni precedenti era sempre rimasta a Taranto per passare il Natale con la sorella. Siamo un po' preoccupati, perché ha 92 anni, c'è il rischio che si senta spaesata, la casa è grande, fredda e umida. Ma in realtà si è rivelata una splendida idea portarla e non solo perché non ha sofferto il freddo e non si è sentita spaesata.

Sera della vigilia. Processione dentro casa per la nascita del bambinello. Tutti con una candela in mano, mio fratello Roberto, il più piccolo, con Gesù fra le mani. Ripercorriamo, stanza per stanza (e ce ne vuole), il tragitto fatto ogni Natale, ad eccezione degli ultimi due. È sempre stato uno dei momenti più esilaranti: si canta e ognuno lo fa per i cazzi propri, si stona, si inserisce un "zum zum", si storpia il latino di "Adeste fideles" e cose così.
Quest'anno Maggie, il cane, ci segue abbaiando incuriosita. Nonna Giulia cammina sottobraccio a mio fratello Raffaele. In questo caso sì un po' spaesata, non avendo mai preso parte a tale rito.
Terminato il percorso, ci fermiamo davanti al presepe. Preghiamo. E preghiamo. Poi, Roberto porge a tutti il pupazzo del bambinello prima di riporlo nel presepe: lo bacio io, lo bacia mia madre, mio padre, i miei fratelli, gli zii e i cugini.
Lo porge a Nonna Giulia che si fa avanti, aggrotta lo sguardo, apre le fauci. Roberto riesce a sottrarlo un secondo prima che lei lo addenti:

- Nonna, che fai? è Gesù!-
- E ce ne saccie!? M' pensave ca era nu biscott!-

Fottiti, Muccino.

venerdì 24 dicembre 2010

L'amore riforma

Il Senato approva. Dopo mesi di passaggi parlamentari, critiche, polemiche, manifestazioni, duri scontri, finalmente la Gelmini avrà il tempo di leggere la riforma che porta il suo nome.

Nei giorni precedenti, avevano fatto molto discutere le parole di Gasparri. Bello, no?

Dopo gli scontri del 14 dicembre, in vista delle nuove manifestazioni, il governo aveva fornito alle forze dell'ordine nuovi mezzi. Tanto c'era il fine per giustificarli.

Alemanno: "Il centro di Roma non si tocca". L'ha già promesso al cugino.

Sempre il sindaco di Roma: "Si sta facendo di tutto per una manifestazione pacifica. Mannaggia".

"Auspico che la città non venga violentata" ha dichiarato la Polverini, pronta al sacrificio.

Mazzuca (Pdl) ha proposto i braccialetti per gli studenti. Fichissimi.

Giovani IDV : "Parteciperemo e isoleremo i facinorosi" hanno dichiarato abbandonando la sede del partito.

Torna sulla scena anche l'ex-disobbediente Francesco Caruso. Ciò mi ha portato a riflettere sul fatto che a volte l'uso del manganello è doveroso.

I verdi propongono una raccolta di firme per l'abrogazione della riforma Gelmini. Loro tre hanno già firmato.

(I verdi propongono una raccolta firme. Saranno contenti gli alberi)

Gli studenti hanno protestato richiamando le cose in cui credevano quand'erano bambini: vestiti da Babbo Natale e con la Costituzione in mano.

Hanno manifestato distribuendo simbolici pacchi dono. Ma alla fine il pacco più grosso è spettato a loro.

5 studenti di studi orientali in sciopero della fame da tre giorni. E' un complementare.

Anche a L'Aquila universitari in piazza per la ricerca. Dei loro effetti personali.

Proteste anche a Isernia, a conferma del fatto che la contestazione assume controni sempre più fantasiosi.

Alcuni manifestanti hanno preso d'assalto una libreria Mondadori. Questa Saviano non gliela perdona.

Lanciata farina contro la sede Mediolanum. Per attirare l'attenzione del management.

A Palermo colpita una giornalista dell'Ansa. Stringata l'agenzia: "Ahia!"

Proprio mentre gli studenti manifestavano, in un cantiere della Sapienza moriva un operaio tunisino. C'è sempre qualcuno con meno futuro.

Mentre migliaia di giovani erano in piazza, gli studenti veri erano a casa a studiare. E gli operai veri nei cantieri a morire.

La Riforma Gelmini è arrivata in Senato senza relatore. Si presentava da sola.

Durante la votazione degli emendamenti, si è scatenata un'ignobile gazzarra in Senato che ha impedito il regolare svolgimento della bagarre di routine.


La presidente di turno, la leghista Rosi Mauro, è stata incapace di mantenere l'ordine. Specie quando ha mostrato il pescato.

Quattro emendamenti del PD sono stati approvati a causa della confusione. Dalla quale provenivano. (cit.)


Insulti della maggioranza alla Finocchiaro, Gasparri costretto a scusarsi. Non erano a tempo.


La senatrice ha subito accettato le scuse. Due minuti dopo stava facendo lingua in bocca con Schifani.

La riforma prevede che i cda degli atenei avranno maggiori responsabilità su assunzioni e spese: spetterà a loro decidere come e quando non potersele permettere.

Aumenta inoltre la presenza dei privati. A causa delle numerose privazioni.

I docenti ordinari non potranno rimanere in cattedra oltre i 70 anni. Dalla nomina.

Nelle commissioni dei concorsi, potranno esserci anche prof stranieri. Nel ruolo dell'alternativa.

(Ormai il reclutamento è alla fonte)

Prof stranieri. Che modo curioso di chiamare gli osservatori dell'ONU.

Napolitano, comunque, potrebbe non firmare la legge. A suscitare ottimismo, il fatto che a mezz'ora dall'approvazione non l'aveva ancora firmata,



lunedì 20 dicembre 2010

Le tragedie della vita: pensate a John Starks

Ci sono angoli della nostra anima o della nostra presunta morale che devono essere tenuti al riparo dallo scherzo? Dal tentativo di svelare la precarietà dei nostri sentimenti e dei nostri giudizi attraverso le parole e, magari, una risata? La morte, la solitudine, la disperazione. O cosa?

Se pensate che ci siano, vi invito comunque a leggere il punto di vista del mio amico virtuale Mattia

Già una volta con lui avevo convenuto che la vita riserva vere e proprie tragedie, mentre ripensavamo a Nick Anderson o a John Starks . Eppure, pensate a quanti tifosi dei Rockets hanno fatto ridere, questi due poveri stronzi.

domenica 19 dicembre 2010

Amici suoi

Elezioni in Bielorussia: vince Lukashenko. Dopo averci riflettuto un po'.

Il dittatore è al potere dal 1994. Toh, proprio come in Bielorussia.

Sappiamo tutti che Lukashenko è un grande amico di Berlusconi. Eppure non riesce a calmarlo.

Il presidente bielorusso aveva annunciato che avrebbe vinto con l'80%, ma gli exit-poll lo danno al 79,1%. Un'inarrestabile emorragia di consensi.

(Il risultato, in effetti, è sorprendente: ben lo 0,9% non ha sentito cosa aveva detto)

Il candidato dell'opposizione è stato picchiato dalla polizia. Lo consente la loro legge elettorale.

Ricordo, infine, che la Bielorussia è l'unico stato europeo in cui si può essere condannati a morte. Se si è fortunati.

venerdì 17 dicembre 2010

L'ass(essor)enzio

Il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, vuole nominare Morgan assessore. Per la giunta del paesino siciliano sarebbe un primo passo verso il ritorno alla normalità.

Dopo aver riflettuto sulla proposta di Sgarbi, il cantautore ha sciolto la riserva: la teneva per le grandi occasioni.

Sarà assessore all'Ebbrezza, alla Creatività, ai Diritti Umani e alle Visioni. Capite che assurdità? Un assessorato ai Diritti Umani!

Morgan ha già pronto un primo provvedimento in favore dei diritti umani: non canterà.

In vista della nomina, sabato 18 e domenica 19 il cantante sarà a Salemi. Perlomeno fisicamente.

giovedì 16 dicembre 2010

Binario morto

Ad un anno e mezzo dalla tragedia, 38 indagati per la strage ferroviaria di Viareggio. Inizia il Carnevale.

I 38 indagati rischiano fino a 30 anni di processo.

Indagata tutta la catena di comando di FS. Ora basta tirarla.
 
La magistratura farà verifiche su vari elementi della rete ferroviaria: uno di questi è la cosidetta "zampa di lepre". Che poi è quella che fa muovere i treni, se unita alla coda di rospo e all'occhio di serpente.

I familiari delle vittime si appellano a Napolitano: "Ora non nomini Cavaliere l'ad Moretti ". Come se Napolitano potesse farci qualcosa. 


Nell'ultimo periodo Ferrovie dello Stato ha fatto notizia anche per altro: giorni fa ha comprato il gestore tedesco  Arriva Deutschland. Gli basterà aggiungere un "Non".

Il processo di vendita era stato avviato in agosto e si è concluso a inizio dicembre. Ovviamente in ritardo.

La trattativa aveva solide basi: già in passato Italia e Germania avevano trovato un accordo sull'utilizzo comune dei treni.

Già si vedono i primi effetto della presenza di FS in Germania: oggi al bar c'era un tedesco e, quando ho chiesto un espresso, è fuggito via urlando.


In Italia nel frattempo arriva la concorrenza: la notizia è che arriva.

Il primo treno privato italiano è giunto a destinazione con 10 minuti d'anticipo. I passeggeri li hanno utilizzati per riprendersi dallo shock.

 (Trenitalia si scusa per la figura di merda)

Al convoglio Arenaways non è stato consentito di effettuare fermate intermedie fra Torino e Milano. La notizia poteva diffondersi.

Tuttavia durante il tragitto si è dovuto fermare alla stazione di Novara. Un Espresso Trenitalia si era assopito sui binari.

Fra i molti servizi offerti, la nuova compagnia ferroviaria ha garantito anche zecche di ottima qualità.

Trenitalia è stata accusata di aver messo i bastoni fra le ruote alla nuova compagnia, ma Moretti si difende: "Quelli son metodi superati!"

Comunque, nonostante i disservizi, io sono affezionato a Trenitalia. E' lì che è cresciuto mio figlio.

martedì 14 dicembre 2010

Gli errori

In giornate come questa, ogni volta non riesco a far altro che ripensare a queste parole, lette alla vigilia del voto del 2006.

"Capiamo di essere arrivati al punto.

Abbiamo sottovalutato come bizzarrie, esagerazioni, reazioni contingenti a difficoltà politiche e giudiziarie momentanee la citazione biblica dell'Unto del Signore, rovesciata nell'Unto del Popolo; le minacce ai giudici affinchè non si mettessero di traverso alla sua corsa politica, legittimata dal popolo; la pretesa di essere giudicato solo dal popolo o dai suoi "pari" (unti anch'essi?); il legame simbolico stretto direttamente con "gli italiani" per mezzo di un "contratto" che apertamente ignorava il Parlamento
Abbiamo sottovalutato come esempio di sottocultura politica l'elogio dell'illegalità; il linguaggio grossolano e finto colto, i gesti scurrili, le volgarità studiate a tavolino o dal sen fuggite, la ripetizione ossessiva di concetti semplici, banali e triviali, l'assenza pressochè totale di autoironia, di senso critico e di consapevolezza della complessità dei problemi.
Abbiamo persino pensato che la televisione -il carattere infimo degli spettacoli d'intrattenimento addirittura più che l'informazione politica- non avrebbe influito sul nostro carattere, non l'avrebbe corrotto. Abbiamo pensato che le leggi ad personam servissero a togliere lui e i suoi da guai momentanei e che, passato il momento, saremmo tornati alla normalità.
Abbiamo pensato tutto questo e ora, ricapitolando gli anni passati, dobbiamo riconoscere che abbiamo sbagliato.
Non è sottocultura; è un'altra cultura. Non è la difesa nelle difficoltà, è un sistema che, come tutti i sistemi, aspira a normalizzarsi. Non è democrazia ma è demagogia, un regime insidioso che si nasconde sotto apparenze ingannevoli. Il popolo che si vuole che sia non è quello che sceglie, che decide, che discute, che approva o disapprova, promuove o boccia i suoi rappresentanti. è invece il popolo non che agisce ma che reagisce, non si esprime da sè ma è sondato, messo in movimento e aizzato al momento opportuno....Quale che sia l'esito delle prossime elezioni, con questo rovesciamento avremo a che fare..." (G. ZAGREBELSKY, marzo 2006).

In dolce attesa

Oggi il governo potrebbe cadere: grande attesa per il "ploff".

Quasi tre anni fa, in Aula si festeggiò la caduta di Prodi mangiando mortadella. Stavolta sarà un po' più complicato mangiare un intero maiale.

Il premier invoca responsabilità. La responsabilità: "Mo' son cazzi tuoi".

Secondo D'Alema, si va verso il voto. Cazzo, se n'è accorto.

"L'appello del premier ai moderati cade nel vuoto" ha rimbombato Rutelli.

Sia alla Camera che al Senato la votazione sarà palese: ogni parlamentare dovrà dire ad alta voce "si", "no", o "astensione". E gli eventuali sconti applicati.

Sì. No. Astensione. Questo il voto dei radicali.

Ieri Gasparri è stato il primo a presentarsi nell'Aula del Senato. In realtà è da alcuni giorni che non trova l'uscita.

Compravendita dei parlamentari: nuovo esposto di Di Pietro. Questa volta senza segni rossi e blu.

La deputata PD Mogherini, come due colleghe di Fli, è in procinto di partorire e potrebbe non essere in aula. Invoca il fair play: "Sarebbe bello se tre deputate Pdl non partecipassero al voto". Questa la puoi raccontare a tuo figlio quando nasce.

Siparietto alla Camera durante il discorso del premier. Berlusconi: "Oggi non è in gioco la persona del presidente del consiglio". L'opposizione ironica "Nooooooo!". Il premier sorride. L'opposizione lo applaude. In quel preciso istante, ho rivalutato la coprofagia.

Molti nomi papabili per l'eventuale nuovo incarico di governo. Andreotti sta già affilando la gobba. (feat. serena gandhi)

L'ex Idv Razzi, accusato di esser stato comprato dalla maggioranza: "Non ho sentito il discorso del premier. Ero al telefono". Finalmente ha potuto ricaricare.

Scilipoti, altro parlamentare al centro di sospetti: "Annozero ha importunato mia madre". Lei continuava a negare di avere figli.

A proposito.  Ieri, in fila per il caffè alla buvette della Camera, Veltroni ha pressato Scilipoti per convincerlo. "Ognuno ha la sua etica: dovrai decidere da solo. Io però ti assicuro che amaro è più buono".

Scilipoti ha confessato la sua indecisione a Veltroni. Voleva far colpo su di lui.

Veltroni: "Scilipoti è in preda a una crisi mistica". Garantisce l'esperto.

Alla fine del colloquio, tuttavia, Scilipoti si è convinto: Veltroni è come lo descrivono.

Ghedini duramente contestato da un gruppo di persone all'uscita dalla Camera. L'avvocato del premier ha prontamente reagito prendendosi le loro anime.

lunedì 13 dicembre 2010

Smoke for life

Non ti prestano attenzione. Questa non sarebbe di per sè una novità, ma in questo caso ti viene il dubbio che non te la presterebbero neanche se lo stessi rapinando, il tabaccaio. 
Sono tanti e stanno lì col muso rivolto in alto, gli occhi allucinati e spesso muovono le labbra, borbottando o mormorando il loro disappunto. O facendo di conto e sarei proprio curioso di conoscere i criteri che ciascuno adotta.
La schermata su cui appaiono i numeri è azzurra: sinceramente inizio ad odiarlo questo colore. E' il colore che si somministra per tranquillizzare.
Avviene ogni ora: così hai tutto il tempo di incazzarti, imprecare, temporeggiare con un Gratta e Vinci, andare fuori per qualche commissione e tornare lì appena in tempo per giocare di nuovo. Hai la tua ora d'aria.
E' il Win for Life: ora mi è chiaro che il nome del gioco è in realtà una proposta di scambio.
Ha un pregio: da quando esiste, andare dal tabaccaio per comprare le sigarette mi sembra salutare.

venerdì 10 dicembre 2010

Indovina chi vedi a cena?

Ancora nessuna notizia di Yara. E dire che per ritrovare la tredicenne scomparsa nel bergamasco si è mobilitato un intero paese: Avetrana.
Mi ha particolarmente colpito la vicenda dell'extracomunitario, che poi sarebbe un marocchino ma i dettagli non c'interessano, arrestato e poi rilasciato. L'uomo era tenuto d'occhio dagli inquirenti dall'inizio della vicenda: il suo arrivo in Italia. 
Dopo il fermo del giovane, nel bergamasco sono apparsi i primi segni di intolleranza. Erano in pausa caffè.
Appesi striscioni razzisti a Brembate. Il sindaco ha preso le distanze: uno striscione ogni 10 metri.
Anche in rete, commenti vendicativi: "Lasciatelo in piazza a Brembate". Per farlo morire d'angoscia.
"Vorrei che facessero a lui quello che lui ha fatto alla ragazzina" ha dichiarato un passante, dando voce alla curiosità di un popolo.
Poi Mohammed è stato scarcerato. L'intercettazione che era servita ad incriminarlo ("Allah mi perdoni, non sono stato io!") era stata male interpretata: l'avevano tradotta dall'arabo al comodo.
Peccato, erano state già sguinzagliate numerose troupe: "Il suo cuore le dice di perdonarlo?", la domanda che avrebbero voluto fare a questo Allah.
Fra l'altro il ragazzo aveva addotto una ragione più che plausibile per il suo tentativo di fuga: "L'Italia mi fa cagare".
Il Tg1 ha subito reso giustizia a Mohammed, con un ampio servizio su Brembate, paese meno razzista d'Europa.
Scagionato il marocchino, sono riprese le ricerche, che poi hanno subìto una brusca interruzione dopo che gli inquirenti avevano prosciugato diversi pozzi e cisterne: non riuscivano a smettere di pisciare.
Dal racconto di un testimone: "Saranno state le 18.45, perché ero uscito da una decina di minuti, e proprio mentre in televisione cominciava un tg delle 18.30" . L'uomo è stato subito incriminato per aver definito "tg" Studio Aperto.
Ultimi aggiornamenti: gli inquirenti stanno passando al setaccio i filmini di famiglia: per il momento hanno scoperto come è nata Yara.

Nel frattempo, arriva la notizia che Sgarbi condurrà una trasmissione in prima serata su RaiUno. Del progetto non si sa ancora nulla, anche se alcune indiscrezioni sono già state urlate.
Il noto critico d'arte ha dichiarato che nella sua trasmissione avranno spazio tutti quelli che non hanno potuto parlare da Fazio e Saviano. Io mi sono prenotato per la seconda puntata. 
Secondo Sgarbi, ad esempio, "chi assiste un malato, attualmente non ha spazio in tv". E Bonaiuti, allora?
Comunque c'è tanta gente che stima Sgarbi e che è contenta che avrà una trasmissione tutta sua: gli otorini.

A proposito, secondo Eugenia Roccella, Eluana Englaro era soltanto "affetta da disabilità grave". In effetti sono in molti a pensare che potesse reagire a degli stimoli: ad esempio, anche in quello stato, sarebbe riuscita a trovare comunque le forze per mandare affanculo la Roccella. 

Per finire, Minzolini. Sulla sua carta di credito aziendale, ha accumulato spese per 86.000 euro. L'interessato si è subito difeso: "Soldi spesi solo per pranzi di lavoro". E per una ciotola nuova.
86.000 euro in un anno per pranzi di lavoro. Cagherà diamanti.

giovedì 9 dicembre 2010

Viaggi e miraggi

Da settimane, nel deserto del Sinai, 1500 profughi sono tenuti in ostaggio, torturati e in alcuni casi uccisi da spietati aguzzini. Ringrazio Maggie, il mio cane, per avermi segnalato la notizia.

Subito dopo mi sono illuso che ne stessero parlando anche in tv: avevo sentito "disperati", ma ovviamente si riferivano al PD.

I predoni li tengono in ostaggio perché inizialmente avevano chiesto 2000 dollari a testa per la traversata del deserto, poi hanno rilanciato a 8000. Che merde: quei soldi servono ai profughi per essere regolarmente truffati in Italia.

La tragedia è considerata una diretta conseguenza della politica dei respingimenti del governo italiano, ma Maroni frena: "Non è ancora il momento dei ringraziamenti"

E in effetti, nonostante le condizioni in cui sono tenuti, sono ancora quasi tutti vivi: occorre più indifferenza.

"Non c'è un minuto da perdere" ha dichiarato il direttore del Centro Italiano Rifugiati dieci giorni fa.

Pensate a questi poveretti: ridotti alla fame, umiliati e bastonati. Anche prima di arrivare in Italia.

Tuttavia, al Senato Italiano, qualcosa si è mosso: un gruppo di parlamentari ha raccolto delle firme per una richiesta d'intervento al governo e l'hanno girata a Frattini. "Ok, firmo volentieri".

Ma non si possono dare le colpe solo all'Italia. Anche Israele, dove i profughi erano diretti, sta erigendo un nuovo muro al confine con l'Egitto. Solo che i corpi tardano ad arrivare.

Discriminazioni, segregazioni, torture. Sono tuttavia convinto che non si stiano ripresentando fantasmi del passato e che non rivivremo tragedie già viste, in Europa.
Adesso puntiamo ad esternalizzarle.