martedì 6 dicembre 2011

Tear party


Manovra, il governo scopre le carte. "La luna nera!"

Varata la manovra: a distanza di un mese di nuovo cortei di macchine. Ma verso gli ospedali.

Prima del decisivo Cdm, Monti aveva incontrato il Terzo Polo, il Pdl e il Pd. Grazie al cazzo che poi si è incattivito.

Di Pietro: "Ho letto sei giornali e ci sono sei manovre diverse". Prova a prenderli dello stesso anno.

Alfano: "Non paghino sempre gli stessi". Dieci.

"Medicine amare ma cura necessaria" ha detto Casini vagando per i campi del Tennessee.

A Monti tutti chiedono più coraggio. A parte lo spaventapasseri, il boscaiolo di latta e Dorothy.

Riunione del coordinamento del Partito democratico. Sincronizzati gli orologi.

Franceschini: "Siamo in una situazione particolare, in cui avversari politici sostengono lo stesso governo". Da quanto tempo ormai?

Il Pd: "Noi avremmo scritto una manovra un po' diversa". Aggiungendo i punti di domanda.

In effetti Bersani aveva avvertito il governo. "Mi sto stendendo all'ingresso".

Monti: "Di me si può fare a meno, dell'Europa no". Sapremo accontentarci.

"Sbagliato dire che nella manovra ci sono solo tasse". Guardate ad esempio il titolo.

Il ministro Fornero si commuove illustrando i sacrifici della finanziaria. Sono venuti così bene.


Ma vediamo alcuni di questi sacr...:

Prevista una "tassa" una tantum dell'1,5% sui capitali beneficiati dall'ultimo scudo fiscale. E un applauso all'arrivo.

Abbassata a 1000 euro la soglia sotto la quale le banche non possono mettere mani.

Tassa su elicotteri e aerei privati. Se tornano.

L'imposta municipale unica sostituisce la vecchia Ici: si pagherà anche sulla prima casa e sulla panchina della stazione.

Colpiti duramente gli immobili. No, davvero, Bersani non merita tutto questo.

L'Irap alle imprese verrà sgravata anche "per chi prevede" l'assunzione di "donne e giovani". Pazienza se poi non ci becca.

Aumenta ancora l'Iva. Ora si chiama imposta sul valore sottratto.


Basta così, passiamo alle buone notizie:

I cervelli in fuga ci costano 1 miliardo all'anno. Un valore che, in una prospettiva ventennale, potrebbe arrivare a toccare quota tre miliardi. Ad avercela una prospettiva ventennale.

(Ricordiamo che in Italia la parte di fondi destinati alla ricerca barcolla fra l'1,1 e l'1,3% del PIL)

Il settore biomedico è quello a cui è destinata la quota più alta degli investimenti, pari allo 0,078 % del Pil. Fighetti.

(Prima uno scappava dall'Italia per poter fare il ricercatore. Ora fa il ricercatore per poter scappare dall'Italia)

Censis, l'81% degli italiani è contrario all'evasione fiscale. Stando a quanto hanno dichiarato.

Al via il Motorshow. Quest'anno visitatissimo il padiglione delle scarpe.

Lancio di pomodori e uova su Oscar Giannino. Ora è esposto alla Biennale.

Getta la moglie dalla finestra e poi la segue. Gelosone.

Gesuita astronomo disponibile a battezzare gli alieni. Mmm... forse ho un po' esagerato sul curriculum.

Un anno fa se ne andava Mario Monicelli. Ha detto che non gli manchiamo.


ULTIM'ORA:

Ieri sera a Porta a Porta  Monti ha citato la madre. Era l'esito dei sondaggi di Mannheimer.

"Mia mamma mi diceva: alla larga dalla politica". Punta dritto sulle pensioni.
 
Il premier ha parlato anche della moglie: "Non è certo contenta per gli orari che faccio". Credici.

"L'UE e i mercati spalanchino gli occhi a quello che ha fatto l'Italia". La bocca ce l'hanno aperta da tempo.

Il ministro Fornero: "Siamo pronti a rivedere l'indic...". 



si ringrazia Lowerome:)

lunedì 14 novembre 2011

Le dimissioni non contano


Battuta di Monti ai giornalisti. Cominciamo bene.

"Ma non avete niente da chiedere?". E' che hanno perso l'abitudine.

"Profondo rispetto per il Parlamento e i partiti" ha dichiarato Monti il 2 novembre.

Il premier in pectore afferma che bisogna essere attenti all'equità sociale. Se la nomini cinque volte, poi appare.

Sembra finita l'era di Berlusconi. L'ho sentito su Canale5.

Berlusconi si è dimesso. La scelta giusta sarebbe un amaro.

Il premier alza bandiera bianca. No un attimo, non è una bandiera.

Alla fine dell'incontro Napolitano-Berlusconi, il comunicato del Quirinale: "Abbiamo scelto la panca per inversione".

Il sito del Fatto Quotidiano titola "The End". Non fate così, qualcosa da scrivere si trova sempre.

Berlusconi: "Ha prevalso la logica dei piccoli ricatti". Timidone.

Contestatori lanciano monetine al premier. Mancando la fessura. 

 "Vergogna! Vergogna!" hanno urlato gli italiani allo specchio.

 Le Monde: "Berlusconi lascia l'Italia come l'ha trovata". Senza berlusconiani.

Minzolini: "Riprovevoli le manifestazioni di ieri". E sì cazzo, neanche un coro per lui.

Manifestanti del Pdl in corteo dal Quirinale a Palazzo Chigi. Il segreto è stato separare il pane dal salame.

Veltroni: "Con Monti può iniziare il vero bipolarismo". Ma certo, come ho fatto a non pensarci!

Bonanni: "Io ministro? Sarei onorato, ma sto coi lavoratori". Un infiltrato serve sempre.

"Ogni giorno ha la sua pena" ha detto La Russa leggendo nella mente di chi lo intervistava.

Arriva il liceo sportivo. L'importante è iscriversi.

La Gelmini lancia il liceo dello sport. Ed è un nullo. *

La galleria della variante di valico si starebbe spostando insieme ad un ammasso franoso. L'Italia. 

Moggi condannato: “La sentenza era già scritta". Ma hanno preferito usare la loro. 

Gelmini: "Benigni nuoce all'immagine dell'Italia". Quando fa recitare la Braschi. 

Travaglio scrive la prefazione al libro di Fabri Fibra. Intitolandola "Non sono tuo fratello".

Travaglio scrive per Fabri Fibra. Scelta di alto profilo dopo la collaborazione con Grillo. 

Scoperto gregge di pecore ammassato in una casa. Ma ogni tanto qualche esame lo danno. 

Laura Pausini: "Nei 2 anni di stop ho imparato a fare le cose della gente normale: cucinare, il bucato". La virgola ce l'ho messa io.

Hugh Grant chiamerà la figlia "felice coincidenza". Chissà come lei chiamerà lui. 


*feat. Ghiro.

venerdì 28 ottobre 2011

Messa a punto

Funerali di Simoncelli,  in onda su Italia 1 Guida al Camposanto.

Per  volere della Curia, Vasco non ha cantato i funerali. E pazienza per quelli che son partiti apposta.

Valentino Rossi  accende la moto durante la messa. Scatenando il panico.

Valentino accende la moto in chiesa. A cosa si è ridotto pur di vincere una gara.

La fidanzata di Simoncelli, Kate: "Marco era una persona perfetta". Soprattutto per gli inserzionisti.

Napolitano ha seguito i funerali in tv. "Quel legno non è male".

Veltroni  va ad Auschwitz. La banalità nel male.*

Il governo invierà un depliant per far sapere alle famiglie italiane cosa ha fatto: un depliant.

Ratzinger: "L'assenza di Dio porta al decadimento dell'uomo". Ok, non c'è bisogno che ti giustifichi.

Obama annuncia: "Via le truppe dall'Iraq". Ché fra un po' servono negli Usa.

Roma, 5 cinesi violentano un'italiana. E' cominciata la fase 2.

Dura presa di posizione delle autorità italiane. "Cazzo, potevi fare un po' la carina".

Salta dal quarto piano, un vicino lo prende al volo. Finalmente un ammortizzatore sociale.
Si dà fuoco in strada uomo scartato dal Grande Fratello, alcuni passanti intervengono. Soffiando.
L'uomo si era addirittura tatuato sul braccio il simbolo di Mediaset. Una valigetta.

Usa, donna partorirà in una galleria d'arte. Se vuole che la chiami artista, deve farlo uscire dal culo.

Il fratello di Madonna: "Vivo sotto un ponte". Ecco a chi era dedicata Frozen.

Polpo Paul, arriva il romanzo: Alla fine m'ero giocato l'Olanda.


* feat. virgilio natola

venerdì 21 ottobre 2011

Occhi di ratto

"Quello che si vede nel fermo immagine è un uomo molto somigliante a Gheddafi, con parte del volto coperto di sangue". (Milano, 13-12-2009)

Gheddafi è morto. Resta il ricordo dei bei momenti passati assieme.

Il dittatore ucciso in uno scolo fognario. L'Africa.

Pare che il rais abbia gridato "Non sparate!". Poi gli hanno tolto il pianoforte.

Avrebbe urlato "Non sparate!". Chissà chi era.

Accanto al tunnel, i ribelli hanno scritto “Qui stava Gheddafi. Dio è più grande”. Quindi regolatevi quando lo cercate.

A Tripoli, spari in aria alla notizia della morte di Gheddafi. L'hanno colpito di nuovo.

Il corpo del rais è stato portato in una località segreta. Probabilmente Madame Tussauds.

Se lo buttano in mare, è disastro ambientale.

Egitto: "Pronti ad offrire al Cnt sostegno per la transizione". Per  vedere se almeno lì riesce.

"La guerra è finita" ha detto Berlusconi fra aghi di pino e silenzio e funghi.

Borghezio: "A Gheddafi va l'onore delle armi". Altrimenti cosa gliele abbiamo date a fare?

Bersani: "Dopo tanto sangue, ora libertà, democrazia e amicizia". Disse così anche quando la moglie entrò in menopausa.

"E' finita l'ombra della tirannia". Lo ha dichiarato Obama richiudendo la dispensa.

Il Cnt: “Ora la Libia è completamente libera. Accomodatevi”.

giovedì 20 ottobre 2011

Metà dello sviluppo

Decreto sviluppo in alto mare, si cerca l'accordo. Lo rende noto l'orchestra.

Ieri Tremonti ha incontrato il ministro Romani. "E tu chi sei?"

Sul tavolo del governo diverse proposte. "Io invece scapperei da questa parte".

Ecco alcuni possibili provvedimenti scelti a cazzo fra quelli decisi a minchia:

Garanzia di Stato per i mutui di giovani coppie di sposi. In fondo, quante saranno mai?

Per le giovani coppie di sposi arriva la garanzia dello Stato. "Vi lascerete".

Edilizia. Per poter costruire, si ricorrerà al silenzio-assenso: se il permesso non viene chiesto, è da considerarsi accordato.

I controlli sulle aziende saranno semplificati con l'obiettivo di "recare minore intralcio all'imprenditore". Mentre mette il lucchetto al cancello.

La metratura degli uffici pubblici sarà ridotta del 10%. Annullate decine di tornei di ping pong.

Università, i professori dovranno andare in pensione a 68 anni. Dalla nomina.
autocit.

Nel decreto sviluppo anche la liberalizzazione delle estetiste. Ma a che serve una manicure mentre si sta scavando?

Nasce la Borsa Carburanti. E' vuota.

mercoledì 5 ottobre 2011

There she goes

Barletta, per il crollo di una palazzina muoiono quattro operaie senza contratto. Se non ora quando?

In rappresentanza delle generazioni future, muore anche la figlia quattordicenne dei titolari.

Morte 4 confezionatrici tessili. E in cinesi quanto fa?

Il crollo della palazzina era stato annunciato da scricchiolii sinistri. Di un intero Paese.

L'edificio era stato dichiarato inagibile e pronto alla demolizione. Ma è stato dannatamente orgoglioso.

Il sindaco afferma che la zona è stata chiusa e che ogni intervento verrà concordato coi vigli del fuoco. "Questo è un braccio?" "Sì".

A Barletta, cresce la rabbia dei parenti. E il bisogno di sottotitoli.

"Lavoravano in nero a 4 euro l'ora". Poi la ruota è girata.

"Almeno avevano le ferie pagate". L'errore è stato prenderle ad agosto.

"Questa è una sciagura inaccettabile" ha detto Napoltano scegliendo dove archiviare il file.


Grazie a Frandiben per la collaborazione

giovedì 21 luglio 2011

Ho tanto freddo al cuore


Dieci anni fa il G8 di Genova. Un altro morto è possibile.

Vi ricordate Genova 2001? Finì 1-0.

La cosa più incredibile di quei giorni è che Scajola verrà ricordato per altro.

Un'immagine emblematica del G8: il vicequestore Perugini che tira un calcio in faccia a un quindicenne mentre i colleghi cercano di fermarlo. Era di seconda.

Camera, sì all'arresto di Papa. Uno su mille ce la fa.

Papa: "Ho detto ai miei figli che forse non tornerò a casa". Lo so, ho ricevuto l'invito alla festa.

La moglie: "Il tempo testimonierà a favore di mio marito". Anche lei si chiama fuori.

"Vorrei, ma sto fuggendo" ha risposto il Tempo.

"Il Parlamento ha scritto una delle pagine più brutte" ha detto Cicchitto a chi gli chiedeva un bilancio della sua esperienza politica.

I segreti della Casta svelati su internet da un anonimo ex precario di Montecitorio. Di lui si sa solo che ha la erre moscia e una passione per il cashemire.

Il vice di Don Verzè, incaricato di risanare i conti del S. Raffaele, si uccide. Era l'unico modo per lasciare un bilancio positivo.

Su Libero, Patrizia D'Addario ritratta: "Ho 15 anni".

Rubata in spiaggia la videocamera di Santoro. Dovrà ripiegare su uno specchio.

Folla oceanica al megaconcerto di Ligabue: lo aspettavano fuori.

L'organizzazione dell'evento è stata perfetta: 90 metri di lunghezza del palco, 1100 metri quadri calpestabili, 19 torri altoparlanti, 200mila watt, nessuna via di fuga.

"Suonerò fin quando avrò il pannolone". Se si riascoltasse, si preoccuperebbe prima dell'Alzheimer.

Donna di 82 anni scomparsa ritrovata morta dopo 40 giorni. Ora vi voglio, necrofili!

Sconvolti i familiari: "Come scomparsa?"

Roma, scoperti due feti in un cassonetto. Ma c'è ancora spazio.

Rettifica: i feti non sono di uomo ma di cane. Ok, però non ho ancora capito come dare la colpa al rumeno che li ha trovati.

Niente ricovero, muore dopo il rifiuto di cinque ospedali. Che schizzinoso!

martedì 12 luglio 2011

100 e non servirli

Grande festa al Ministero dell'Interno: il Viminale spegne 100 candelotti.

"Questo non è il palazzo dei complotti" ha detto Maroni chiamando da una cabina pubblica.

Il ministro ha colto l'occasione per presentare i dati sulla sicurezza del 2009. E già che c'era anche quelli del 2012.

Per celebrare il Ministero dell'Interno, grande spettacolo di nuoto sincronizzato al largo di Lampedusa.

Alla festa al Viminale era presente anche Napolitano. Per una controllatina al suo armadio.

Napolitano: "Vorrei ricordare come fra i compiti istituzionali della polizia ci sia la tutela dell'esercizio delle libertà e dei diritti dei cittadini. Ma mi hanno detto di restar serio".

Clamorosa gaffe: nel filmato del Viminale, la guerra di Liberazione viene definita "guerra civile". Un errore che ha suscitato le immediate proteste delle associazioni di traditori.

Nel filmato, nessun accenno alla repressione antidemocratica di Scelba fra il 1947 e il 1953. Spazio invece alle versioni aggiornate.

Comunque questo revisionismo non l'avrà vinta. Ci sono verità storiche che escono dalla portella per rientrare dalla ginestra.

mercoledì 6 luglio 2011

Il vaso del mistero


Parlo ovviamente del vaso della foto. Ci sono vari modi di entrare in possesso di un vaso e da ieri ne ho scoperto uno nuovo. E' sufficiente dare un passaggio, al tizio che te lo chiede, dall'incrocio di Lucugnano fino a Taurisano (sono circa 10 km) e il gioco è fatto: con ogni probabilità costui per ringraziarti ti regalerà un vaso cinese stile “Ming”, quello della foto. Non so dire che livello di patacca sia, comunque è un cazzo di vasone.

Sono cose che possono succedere se dai un passaggio a uno fino a Taurisano. A me è successo ieri, tornando da Tricase Porto con Agnese. Ho caricato questo tizio, che chiamerò Signor A., che aveva una faccia di terra rossa come poche: inizialmente gli andava bene venire a Specchia come noi, poi però mi ha chiesto molto gentilmente di allungare per una manciata di km (8) e portarlo a casa sua a Taurisano. E vabbè. Tralascio la descrizione del personaggio e i suoi racconti di vita durante il tragitto. Sta di fatto che, e vi prego di immaginare la scena e la nostra faccia, una volta arrivati a casa sua, A. è entrato ed è uscito imbracciando il vaso, un dono per la “nostra gentilezza”.
Ho provato più volte a rifiutare. Niente, non c'era verso. Ora il vaso è a casa mia.

In un simile frangente, di fronte a cotanto dono, c'era solo una cosa che una qualsiasi persona normale avrebbe fatto e quella cosa è: pensare male.

Perché mi ha dato quel vaso? Cosa c'è sotto? Quale segreto nasconde questo evento?

Le considerazioni/ipotesi emerse sono le seguenti:

1) Prima di tutto impossibile non notare che il vaso “Ming” è apparso nella mia vita poco dopo il post dedicato ad Ai Weiwei, dove mostravo proprio l'opera in cui l'artista cinese rompe un vaso della dinastia Ming. Avete mai visto coincidenze del genere? Io sì. Ma ovviamente questa non è una coincidenza. Assolutamente pacifico che il destino stia cercando di dirmi qualcosa.

2) Quando il vaso mi è stato consegnato, mi è subito venuto in mente che potesse contenere un ordigno, ma soprattutto della DROGA. Non era così: me ne sono accertato subito, grazie ad Agnese che me ne mostrava l'interno mentre io rischiavo di far andare a schiantare la macchina più o meno all'altezza di Ruffano. E allora ho pensato: se non contiene DROGA, allora forse è fatto di DROGA. Ecco, questa è un'ipotesi plausibile. Sto leccando a intervalli regolari le pareti del narcovaso. Per ora nulla. Ma confido che, superato il primo strato, incontrerò presto quantità significative di STUPEFACENTI.

3) Questa è un'intuizione di Agnese e quindi il merito va essenzialmente a lei: il vaso è CATTIVO. Insomma, il Signor A. in quei 9 km insieme ci ha raccontato una sfilza assortita di sfighe occorsegli negli ultimi anni. E sembrava proprio che avesse fretta di liberarsi di quel vaso. Da qui l'ovvia deduzione: è un vaso MALVAGIO, foriero di SCIAGURE. Immagino che A. abbia provato a disfarsene buttandolo da qualche scogliera, ma poi niente, tornava a casa e se lo ritrovava lì. Solo cedendo l'infernale oggetto a dei puri di cuore e di spirito, sarebbe stato libero. Non appena il vaso è salito in macchina, è iniziato a piovere e il lettore dell'auto ha espulso da solo il cd. Serve altro?
E anche quando A. ci ha salutato , quel “Se vi sposate, auguri e tanta felicità” suonava beffardo. Da stamattina già ci guardiamo male.
Comunque, per non sbagliare, ho sistemato il vaso nella stanza con la bambola assassina della foto sotto, così male che vada entrano in conflitto fra loro e io intanto guadagno tempo.

Un'altra cosa: sul fondo del vaso è riportata la data 03/02/1997. Dopo accurata indagine, ho scoperto che la cosa più significativa avvenuta in quel giorno fu un decreto legislativo su "imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose". Sono ora alle prese con lo studio di tutta la normativa collegata per cogliere i segni che sicuramente ci sono e capire come sia corretto muovermi.

Boh. Se qualcuno di voi sa qualcosa, se qualcuno avesse delle rivelazioni da farmi, se qualcuno pensa di aver capito il segreto che si cela dietro quel maledetto vaso, è pregato di contattarmi.

Ad ogni modo, quando in futuro mi chiederanno un passaggio fino a Lecce (53km), il minimo che potranno fare per sdebitarsi sarà intestarmi una casa. Pazienza se poi sarà infestata.


sabato 25 giugno 2011

Odio l'estate



Arrestato il faccendiere ex-piduista Luigi Bisignani nell'ambito dell'inchiesta "Andiamo sul sicuro".

L'indagine rivelerebbe l'esistenza della cosiddetta P4: è la vecchia P2 che ha fatto quadrato.

La maggioranza attende di acquisire dalla Procura gli atti dell'inchiesta. Ma non se li possono raccontare a voce?

Indagato anche l'ad di Ferrovie dello Stato. In qualità di supplemento.

Moretti: "Trasecolo". Per coerenza, usa parole dell'epoca a cui risalgono i suoi treni.

Montezemolo: "Chiesi aiuto a Bisignani per la Fenech". Da solo non reggeva il ritmo.

Bisignani al telefono col figlio: "La Brambilla: una stronza, un mostro, una mignotta". Più altre deleghe.

(Si tratta di una rivelazione così sorprendente che mi stupisce non l'abbia fatta Wikileaks)

In un'intercettazione, Roberto D'Agostino dice a Bisignani che la Carfagna voleva essere impalmata dal premier. E che quindi questa volta c'è una m in più.

Bisignani: "Berlusconi non funziona più". E direi che la garanzia è scaduta.

Licio Gelli: "Ai miei tempi l'Italia era un paese rispettato e temuto". Soprattutto dagli artificieri.


Pontida, raduno leghista al grido di "Secessione". Porta bene da vent'anni.

La Lega ha avanzato a Berlusconi una serie di richieste. In poltrone di piccolo taglio.

I leader del Carroccio hanno ribadito il loro disprezzo per il centralismo romano: "Li mortacci loro! 'Sti zozzoni".

Renzo Bossi dal palco: "Ehi papà, guarda: dei polli!"


Iva Zanicchi aveva dichiarato che il 22 giugno Berlusconi avrebbe scioccato gli italiani. Poi invece non se l'è scopata più.


Ban Ki Moon confermato alla guida dell'Onu. Non aveva altri impegni.

"Sono consapevole delle sfide che ci attendono". La prima è eluderle.


Emanuela Orlandi sarebbe viva e si troverebbe in un manicomio: l'Italia.

Brasile, Cesare Battisti è libero di andare dove vuole. Tipo a cagare.


Clamoroso al processo per l'omicidio di Meredith Onofri. Ah no, scusate.

Mario Alessi, in carcere per l'omicidio del piccolo Tommaso, testimonia a favore di Raffaele e Amanda. Il reus ex machina.

Secondo Alessi, i due ragazzi sarebbero innocenti. "L'avevo detto io " ha commentato Misseri.

A proposito di zio Michele: un pomeriggio era scomparso misteriosamente per tre ore. Poi è rientrato a casa giusto in tempo per svelarci i segreti di un'ottima peperonata.


Orgia in un programma di Italia1. Figurati i pianti di Nuti.

L'ammucchiata è andata in onda in fascia protetta. L'importanza del sesso sicuro.

Dopo l'orgia, il Codacons chiede la sospensione del programma. Ma non dovrebbero stare dalla parte dei consumatori?


Secondo Giorgio Armani la moda è in mano alle banche. "Mi creda, quelle pezze al culo sono un amore!"

C'è un anello di polveri nella Via Lattea. "Oh, non ci vado mai" si è difeso Dio.

Jessica Rizzo nei guai col fisco. No, non l'ho visto.

giovedì 23 giugno 2011

Genio!

Ai Weiwei, Giornata tipica di Donnie, 1995


Cina, Ai Weiwei è libero. Si fa per dire.

L'artista, noto per il suo impegno in favore dei diritti umani, è stato rilasciato per "buona condotta nella confessione dei suoi crimini". Non ha urlato troppo forte.

Per la sua liberazione si era mobilitato mezzo mondo: intellettuali, artisti, giornalisti, politici, chi se l'era ritrovato sulla bacheca.

Weiwei era stato ufficialmente incarcerato per evasione fiscale. Incredibile: questo reato mica esiste!

Durante la detenzione, Weiwei ha ricevuto una sola visita della moglie. Poi si è scelto di non infierire.

Come dimenticare il suo mirabile capolavoro in ricordo dei bimbi morti nel terremoto del Sichuan! Quali bimbi?

Resta invece in carcere il dissidente Liu Xiaobo, autore anch'egli di un'indimenticabile opera d'arte: la famosa Sedia Vuota con Nobel.

lunedì 13 giugno 2011

Curve & overscouting

Quello che scriverò in questo post non ha nulla a che vedere con il referendum attualmente in corso. Al limite si può dire che la campagna e la consultazione referendaria possono essere stati uno spunto per fomentare riflessioni  fatte fra me e Donnie già in passato, ma nulla più.

Sono un po' combattuto.

Scopro di non sopportare più le curve in cui è diviso questo Paese. Non c'è solo la curva di quelli che sono lì perché qualcuno ha offerto loro un panino al salame. C'è anche la curva di quelli che, dopo anni, anni e anni, continuano a stracciarsi le vesti perché a Santoro viene tolta la possibilità di segnare il gol della bandiera. Per carità: è ignobile, è antidemocratico, è illiberale farlo. Però sarebbe anche ora di ricordarsi che il gol della bandiera si chiama così per un semplice motivo: non serve a niente. 
Se non ad offrire un comodo rifugio per le nostre opinioni e ad esentarci dallo sforzo di andare  realmente avanti, perché la culla più comoda è sempre quella di parole già dette e di cose già viste. Tutto molto comodo, mentalmente intendo.
Voglio dire, son passati dieci anni (DIECI!) dall'editto bulgaro. Forse sarebbe il caso di passare oltre. 

Dall'altro lato, continuo a non riuscire e volere neanche ad immedesimarmi nelle posizioni dei miei concittadini affetti da quella che voglio chiamare "sindrome dell'overscouting".
Nel basket, e suppongo anche in altri sport e ambiti, l'overscouting è la degenerazione dell'attività di scouting, che è sostanzialmente la scomposizione del gioco di un singolo atleta (che hai in squadra o che vuoi comprare) in un numero imprecisato di statistiche che ne rivelino punti deboli e di forza. L'overscouting scatta quando la "scomposizione" raggiunge un livello tale che si finisce per perdere di vista la visione d'insieme del giocatore e della realtà del gioco. Il risultato? Prendi cantonate. Pensi sia interessante scoprire che Donnie nelle situazioni di transizione non ha buone percentuali come secondo rimorchio e finisci col non capire che una pippa simile ti compromette un giudizio sensato.

Ecco. Si può tranquillamente demolire qualsiasi avvenimento, qualsiasi opinione altrui, qualsiasi uomo politico con le armi della cultura e di un'informazione super-corretta. Quasi sempre, dopo averlo fatto,  si avranno a propria disposizione strumenti e giustificazioni sufficienti per tirarsi fuori, con un filo di disprezzo, dalle scelte non dico della massa ma di un gruppo di persone sufficientemente ampio per meritarlo, quel filo di disprezzo.

"Quello non mi va bene perché una volta ha lasciato una sgommata di merda nel cesso. Quest'altra cosa nasconde varie implicazioni e vari inganni per cui non mi faccio prendere per il culo. Alle politiche ad esempio non voto perché mi hanno scippato le preferenze o in alternativa non voto perché (segue pippa). Perché voi in realtà non sapete che se fate questo, loro faranno quest'altro, e comunque quelli che vi stanno simpatici lo volevano anche loro e queste contraddizioni a me mica mi stanno bene".

Nel frattempo, in questo fantastico viaggio verso il mondo di Utopia, per quelli sopra noi son finite le riserve da stappare. Più velocemente del solito, dico.

Ho ormai la percezione che l'eccesso di cultura e informazione sia potenzialmente dannoso quasi quanto la loro assenza. Che possa a volte offuscare l'intelligenza e i sensi, quando addirittura non li sostituisce. Esiste questo eccesso? Per il singolo, penso proprio di sì.

Anche un sano approccio a cazzo di cane fa parte di noi. Certo che è difficile dosarlo se sei in curva.








sabato 11 giugno 2011

Intervallo

Agnese Skujina, Un altro punto di vista 1, 150x150, acrilico su carta, 2011




Agnese Skujina, Un altro punto di vista 2, 150x150, acrilico su carta, 2011




Agnese Skujina, Un altro punto di vista 3, 150x150, acrilico su carta, 2011





domenica 5 giugno 2011

Una guerra

"Non finiva più.  Le bombe cadevano e cadevano, non si fermavano mai. E quando i siluri esplodevano in mare, sembrava ti esplodessero dentro, qui nella pancia. Io ero incinta di vostro padre. Chissà se sarebbe esistita ancora Taranto, dopo quella notte. Sembrava tutto stesse finendo.
Ci sfollarono a Crispiano.
Ma quello che ricordo, ancora più delle bombe e della paura, fu la meraviglia nel momento in cui vidi tornare il giorno. 
Il sole era nato lo stesso".

sabato 28 maggio 2011

Red Donnie

Incredibile al G8: Berlusconi si avvicina ad Obama e riabilita l'immagine dell'Italia.

"In Italia c'è una dittatura dei giudici". Insomma, come a casa mia. *

Sul web gli italiani si scusano con Obama. Lui era proprio lì, davanti al suo pc, che aspettava ansioso.

(Straordinario vedere come dopo ogni figura di merda del premier, si mobilitino in milioni per completare il quadro della situazione)

Numerosi i messaggi costernati, indirizzati al presidente USA: "Berlusconi non parla in mio nome", "Non creda alle sue parole", "Nell'autobus si sieda dove le pare".

Amministrative. Il premier: "Vogliono fare di Milano una città islamica". E sarebbe un duro colpo per l'Islam.

Berlusconi teme che Milano diventi islamica. Quelli poi gli coprono le fighe.

Dopo l'occupazione televisiva del premier, l'AgCom chiede un riequilibrio: "Vada subito su Rai3 e La7!"

Berlusconi: "Noi uomini giusti". Per la forca.

Anniversario della strage di Capaci. Il premier commemora Falcone: "Ricordo ancora il giorno in cui fu asportato".

Referendum. Bossi: "Il quesito sull'acqua è attraente". Non sapevo la usasse.

La CEI si schiera attraverso Mons. Crociata:"I referendum sono da apprezzare perché esprimono una delle forme della volontà popolare. E ora scusate, vado a rileggermi la legge 40".

Passa il decreto Omnibus, striscione alla Camera. Per festeggiare.

Tentata estorsione: Dell'Utri assolto. Per la legge dei grandi numeri.

Inequivocabile quanto scritto dai giudici nel dispositivo: "A volte il sole batte anche sul culo di un cane (cit.)".

Libano: attacco contro il contingente ONU. Gli attentatori erano indecisi: ONU o doppie punte?

Nessun morto nell'attentato. E ora come cazzo faccio a riderci sopra?

Inizialmente si era parlato di un morto, poi di nessuno. Allora mi faccia un etto di solidarietà, grazie.

Il Papa parla agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale: "Trovato niente?"

Ratzinger lancia un appello contro la precarietà: è quello dei santi.

Bimbo torna da scuola con un ovulo di cocaina. L'aveva visto uguale ai compagni.

(Vabbè, sai quanto tempo ha per disintossicarsi)

L'ovulo di cocaina era ancora intatto. La madre: "Mangia almeno la verdura!".

Storie del sud: un bambino tarantino sogna di diventare giudice. Strani effetti fa la diossina.

Nel ghetto di Paolo VI, il ragazzo era costretto a subire le angherie dei compagni di classe. Se pazienta, fra qualche anno li potrà condannare con più soddisfazione.

Mark Zuckerberg confessa di mangiare solo gli animali che uccide personalmente. Cominciò con le mosche che gli si posavano sopra.

Alessandro Sallusti operato al cuore d'urgenza. Troppa.

Atto vandalico contro la UIL: distrutto un marciapiede.

Lady Gaga fu vittima di bullismo. Capite a cosa può portare questa terribile piaga sociale?

A 14 anni la celebre popstar fu gettata in un cassonetto. Che si scansò appena in tempo.

E' morto il wrestler 'Macho Man' Randy Savage. Ma tanto è tutto finto.


* Fefè, smentisco di aver scritto questa battuta.

mercoledì 11 maggio 2011

Redemption post



Trent'anni fa moriva Bob Marley. Lasciando un vuoto incolmabile nei miei ricordi.

(E' morto Bob Marley. Non foglie, ma fiori)

In suo ricordo verrà osservato un minuto di raccolto.

Anche se è morto da trent'anni, per me Bob è ancora qua. Eh Jah!*

Fu il profeta del reggae. Non so se avete presente il reggae: è quel genere musicale che durante le dancehall fa da sottofondo alla voce del deejay.

Bob cantava la pace, il rispetto, l'amore, l'uguaglianza e, a distanza di tanti anni, il suo messaggio è ancora lì: solo nelle sue canzoni.

Nato in un quartiere nero, figlio di un bianco giamaicano, regalò nuove accezioni al significato del termine "paraculo".

Fra i suoi maggiori successi Redemption song, No woman no cry, One Love, Jamming, Exodus e un duro colpo all'industria degli shampoo.

Indimenticabile il suo unico concerto in Italia, a San Siro. Si chiama ancora così, vero?

Una volta gli spararono, ma la cosa non gli impedì di continuare la sua missione. Eppure di beatificarlo non se ne parla.

Morì seguendo i precetti del credo rasta: rifiutò l'amputazione di un alluce al momento in cui fu rilevato un melanoma. Siccome si tratta di Bob, sono costretto a dire che fu un gesto fichissimo.

Il figlio Ziggi raccolse le sue ultime parole sul letto di morte: "Per favore, non cantare".



*feat. pungolo

lunedì 2 maggio 2011

Due minuti d'odio

Ucciso Osama Bin Laden. Salva la caparra.

(Ancora nessuna traccia di Goldstein)

Il numero uno di Al Qaeda ucciso in un blitz-lampo. Non gli hanno dato neanche il tempo di uscire dal cilindro.

Il corpo di Bin Laden sarebbe stato gettato in mare. Dove è più probabile che abbocchino.

Gli Usa sono in festa: migliaia di persone sono scese in strada a svuotare i caricatori.

Comunque è comprensibile che gli americani si sentano dirottati al settimo cielo.

Una grandissima folla ha festeggiato anche a Ground Zero. Sia sopra che sotto.

A Philadelphia, la notizia della morte di Bin Laden è giunta durante una partita di baseball, scatenando il tripudio fra gli spettatori al risveglio.

"Quasi certa la vendetta di Al Qaeda". Lo afferma la Cia in una bozza di sceneggiatura.

Al Qaeda infatti starebbe già scegliendo il nuovo leader. Attesa la fumata bianca da qualche grattacielo.

Biancofiore (PDL): "La morte di Bin Laden è un miracolo di Wojtyla". La notizia è che non è di Berlusconi.

"Mi congratulo con Obama" ha detto Bill Clinton col righello in mano.


ULTIM'ORA:


Nelle Borse di tutto il mondo è prevalso il timore di rappresaglie di Al Qaeda. O era la speranza?

 Allarme a New York per un pacco sospetto: la situazione è tornata tranquilla quando si è capito che non conteneva la sceneggiatura del nuovo film di Woody Allen.

Negli aeroporti italiani aumentati i controlli di sicurezza. Già fermati alcuni magistrati.

A causa del timore di dirottamenti, sono tanti gli italiani che hanno deciso di applaudire almeno al decollo.

Cresciuti anche i controlli sul web. Questa battuta è stata rimossa.

La CIA entusiasta per la mole di informazioni contenute nel pc di Osama: loro non le avevano salvate.

"Al momento del blitz, non era armato". Lo afferma la Casa Bianca dopo aver controllato le bolle di consegna.

Diffuse le ultime parole pronunciate da Bin Laden: "Quindi nella nuova serie non ci sarò?"

Quando è stato ucciso, aveva in tasca 500 euro. Un chiaro indizio che non sarebbe arrivato a fine mese.


domenica 1 maggio 2011

Belato


Wojtyla beato. Un'ottima notizia per l'analista di Ratzinger.

Una beatificazione a tempi di record, avvenuta grazie ad una speciale deroga. Ai principi del marketing.

Un evento epocale: un milione di pellegrini è giunto a Roma per la nuova dose.

Presto Giovanni Paolo II diventerà anche santo. E senza mai aver regalato laser per la depilazione.

Il suo miracolo: avrebbe guarito una suora dal morbo di Parkinson. Si vede che poi ha finito i gettoni.

Un Papa sportivo: da giovane giocò portiere. L'epoca delle sue uscite migliori.

Resta memorabile la sua capacità di parlare al cuore di generazioni di giovani. Coi risultati che vediamo.

Indimenticabile anche il suo anatema contro la mafia: "Ehi, smettetela o vi aumento le commissioni!"

(Si scagliò contro la mafia. Mettendo a serio rischio i Patti Lateranensi)

I Lefebvriani: “La beatificazione di Wojtyla peggio dello tsunami”. A parità di scossa.

Come reliquia, un'ampolla di sangue. In ricordo del suo impegno nella lotta all'Aids.

Per fronteggiare l'invasione di pellegrini, la macchina della sicurezza si è mossa su quattro fronti: acqua, terra, cielo, puro spirito.

No fly zone su San Pietro. Abbattuti svariati arcangeli.

Nella notte di sabato, veglia oceanica al Circo Massimo. Mi rilassano sempre queste grandi adunate concluse dalla voce di un tedesco.

Presentava l'happening una giornalista Mediaset. Serviva qualcuno già inginocchiato.

Ricompare lo striscione "Santo Subito". Questa volta per Morricone.

La suora miracolata: "Quando ero malata, avevo molta difficoltà a guardare il Papa in televisione". Non centrava mai il canale giusto.

Arrestati ben dieci borseggiatori. I malviventi sono stati immediatamente ricondotti nella parrocchia di provenienza.

Anche Berlusconi alla beatificazione. Vuole scoprire cosa lo aspetta.

Presente anche il sanguinario dittatore Mugabe: è stato sistemato negli ultimi posti. Secondo il Vangelo, i primi.

(Hanno fatto bene a metterlo in ultima fila. Così non dovranno neanche far finta di non vederlo)

A fine cerimonia Ratzinger ha salutato i polacchi presenti. Poi ha abbassato il braccio.

Dopo la beatificazione, gruppi di pellegrini si sono spostati verso l'area del concertone. Per adorare la salma di Gino Paoli.


p.s.: forse avrei dovuto dire qualcosa anche sul suo rapporto col Sudamerica e la teologia della Liberazione, su quello che fece contro il comunismo. Ma insomma, dovevo pur tenermi qualcosa per quando lo faranno santo.

Tutti comodi (cit.)

 Dopo una maratona lunga 120 giorni, in un clima spesso teso, avvelenato dai sospetti e denso di recriminazioni, ieri sera si son chiuse le urne. E la verità che ne viene fuori forse ad alcuni può non piacere, ma va accettata. Perché, sia ben chiaro, quella verità sarà la pietra su cui edificherò la mia chiesa.

Ecco, dunque, i tre pilastri del Nonna Giulia-pensiero.

Medaglia di bronzo per una questione di look:

"Dona', ma hai fatto pace?" 

"Con chi, no'?"

"Cu 'u barbiere"

Nella frase seconda classificata, il pulcino affronta un'articolata analisi sull'annosa questione del rapporto fra i sessi:

Le zoccole so' le femmene, ma l' fess' so' le mascule.

E infine, al primo posto una sentenza che ormai rappresenta uno slogan per gli animalisti di tutto il mondo:

"Dona', no' t'abbraccia u' cane! E' na bestia, non è nu cristiane"

"Allora abbraccio un ricchione. Idd' è nu cristiane"

"No, megghie u' cane!"

Una presa di posizione forte, scomoda. Va però detto che messa così lì, potrebbe anche essere una frase di un Buttiglione qualsiasi. Rappresenta solo una parte della questione. E allora, per completezza, riporto un dialogo avvenuto fra mio fratello e nonna Giulia pochi mesi fa, a sondaggio già aperto. C'era Nichi Vendola ospite da Fazio.

"Nonna, sai che questo è il governatore della Puglia? E' bravo, vedi come parla bene, è un ottimo oratore. Però lo sai che è ricchione?"

"Vabbè, che significa? Questo non c'entra con la politica"


Evvai, 'a no'!

venerdì 29 aprile 2011

Solo voy con mi pena

Sentenza della Corte di Giustizia Europea: il clandestino che viene cacciato dall'Italia e decide di restare non commette un reato. Ma solo una grande cazzata.*

Zaia: "Da oggi chiunque può entrare impunemente in Italia". E godersi Zaia.

Maroni: "Ci sono altri Paesi europei che prevedono il reato di clandestinità e non sono stati censurati". Chiediti perchè.

Di Pietro: "Siamo alla vigilia di un nuovo Stato fascista che va fermato". Stai tranquillo, non ti voto.

L'UE ha sottolineato le violazioni dei diritti umani nella legge italiana. Erano le parti da salvare.


*feat. giggi

mercoledì 27 aprile 2011

Sottosviluppo naturale

 
Missione in Libia, è ufficiale: l'Italia porta i dischi.

L'Italia bombarderà la Libia. Alle spalle.

"Saranno attacchi mirati". A far credere che lo siano.

Il giorno della liberazione, Berlusconi entra in guerra. Doveva pur compensare. *

Il premier ora si giustifica: "Prima davo i soldi a Gheddafi perchè non stesse al potere".

Emergency lascia la Libia. Visto che non è una guerra?

La posizione del governo italiano: "Se Emergency se ne va, noi chi bombardiamo?"

La Lega non cede: "Porteremo il nostro no in Consiglio dei Ministri". Sull'apposita bancarella.

"Siamo una colonia francese" ha detto Bossi, una fragranza Eau de Po.

Napolitano ha affermato che l'intervento militare in Libia è coerente con il ricordo di ciò che il 25 aprile ci ha insegnato: obbedire agli americani.

Secondo Napolitano, non si poteva restare indifferenti. Quello è un lusso che lui si concede solo entro i confini nazionali.

Berlusconi: "C'era bisogno di questo nostro intervento". La prossima udienza si avvicina.

"Non useremo le bombe a grappolo". Ma solo perché sono acerbe.

In realtà le bombe a grappolo sono fuorilegge in gran parte del mondo. Ecco perché per lui sono un'opzione.

"Si tratta di interventi con dei razzi di estrema precisione su singoli obiettivi militari, come mezzi in movimento e via dicendo cazzate".

La Francia si rallegra della nostra decisione. Evidentemente si fida della contraerea libica.

In Libia le bombe italiane colpiranno solo obiettivi militari: altre bombe italiane.

In pratica si tratta di un ricongiungimento familiare.**



 *feat. batduccio
**feat. Mau.Dech

martedì 12 aprile 2011

Piattume

Primo attentato terroristico nella storia della Bielorussia: dall'Italia hanno già chiamato per gli auguri.

Un testimone: "''Ho sentito un boato e poi il fumo, ho sentito molte persone urlare e cadere a terra''. Sì, abbiamo presente.

Il presidente bielorusso ha deposto un mazzo di fiori sul luogo dell'esplosione. Prima dell'esplosione.

La residenza amministrativa di Lukashenko distava solo 100 metri. Non voleva perdersi lo spettacolo.

Alcuni analisti infatti ipotizzano una sorta di strategia della tensione. Altri invece ne sono certi.

Da tempo il regime è in difficoltà, dovendo fronteggiare un malcontento interno causato anche dalle sue pessime amicizie internazionali.

Negli ultimi mesi la comunità internazionale ha sempre più isolato Lukashenko. Da noi  invece questa settimana c'è il suo poster su "Chi".

***

Secondo indiscrezioni, nel nuovo reality di Canale5 saranno protagonisti docenti precari che hanno perso il posto in seguito ai tagli della Gelmini. Ma Mediaset smentisce: "Non c'è stato nessun taglio".

I prof dovranno tenere a bada una classe di vip ignoranti. Lo scopo del programma: istruirne uno per diseducarne milioni.

In palio dieci anni di stipendio. La trasmissione però durerà il doppio .

I professori non rischieranno l'eliminazione. Si è scelto di infierire.

(Andranno avanti fino a naturale scadenza della loro dignità)

La preside della "scuola" dovrebbe essere Barbara D'Urso. Ma solo perché non si è trovato di peggio.

La D'Urso potrebbe essere affiancata da Nicola Savino, l'ex Uomo della Strada, ora Uomo della Stronza.


 ***
Berlusconi è tornato a Lampedusa. Per l'inchino al pubblico.

Ancora 250 dispersi in mare. Beh, magari questi in Francia ci arrivano.

Processo breve: in Aula il Pd legge articoli della Costituzione. Praticamente un esorcismo.

(Il Pd legge la Costituzione. Certo che di questi tempi il fantasy va forte)

Il Papa ha una tv a schermo piatto. Con la stanza che le ruota attorno.

La Russa avrebbe usato un volo di stato per andare a vedere la Champions. Sempre meglio di quando li usa per fare il ministro.

Qualcuno ha piazzato una microspia nell'ufficio di Renata Polverini. Per rafforzare la propria autostima.

Un bar di Roma vieta l'ingresso agli immigrati. C'è il rischio che chiedano lo scontrino.

Bari, un eterosessuale eletto presidente dell'Arcigay. Questo è quello che pensano i suoi genitori.

Gravissimo l'ex tronista Karim. Si, vabbè, ma ne restano tanti altri.

Genova, si uccide lanciandosi dal Matitone. Si vede che era scritto.

martedì 22 marzo 2011

Dimmi figliuolo

Il sacramento della confessione è in crisi: la Chiesa introduce dei nuovi peccati. Spero si rendano conto che questa cosa non ha senso.

E' come se uno decidesse di comprare una medicina solo perché ha più avvertenze di un'altra.
 
"La fecondazione assistita è un peccato". In effetti ci si perde il meglio.

"Manipolare la vita in qualunque forma contrasta con l’amministrazione del sacramento della confessione". Eppure ne costituisce l'essenza.

Compie peccato anche chi si droga e spaccia. Giusto: lo sballo nuoce agli affari.

E' peccato anche l'evasione fiscale. Ma nel confessionale potrai non dichiararla.

Insomma, i preti sono interessati anche alle nostre tasse. La cosa mi ha confuso a tal punto che oggi ho confessato al mio commercialista di aver desiderato la sua donna.

sabato 19 marzo 2011

In a black-out


Circa un mese fa ero davanti alla tv ad assistere ad una serata di beneficenza: l'Inter stava regalando tre punti alla Juve. Al quarantatreesimo del secondo tempo, circa un paio di minuti prima che Eto'o deblattizzasse la traversa, andò via la luce. Proprio tutte le luci, di tutto l'isolato. Insomma, non è una bella cosa al 43esimo del secondo tempo.
Tuttavia se qualcuno ha deciso di tirarti uno scherzo del genere, sicuramente l'ha fatto per godersi la tua reazione. Quindi perché accontentarlo? Accennare un sorriso a mezza bocca, sospirare, battere i palmi delle mani sui braccioli del divano in segno di resa. Una fine dignitosa.
C'era da riorganizzare mentalmente quel che restava della serata, eliminando tutto ciò che si aveva intenzione di fare che dipendesse dall'elettricità (computer a lungo termine, tv, phon mentre si fa il bagno, osservare una lampada come quella della foto. Ad avercela.). Il programma inevitabile era così scandito: avrei portato giù il cane, fumato una sigaretta sul balcone contemplando il Golfo di Taranto con aria pensosa un filo malinconica, respirato, letto a lume di candela.

La maggior parte delle sere, Maggie non vuole passeggiare molto: pianta le zampe e chi s'è visto s'è visto. E dire che in quell'occasione non mi sarebbe dispiaciuto risalire lentamente con lei tutto il lungomare fino al ponte girevole, magari liberarla all'altezza della rotonda per farla scorazzare un po'. Mi sarei goduto l'aria tiepida che veniva dal mare e il vento leggero: anche Taranto sa essere impagabile (e forse è proprio per quello che è che così difficile che le cose si smuovano, qui). Niente: ha piantato le zampe. Vabbè, l'avrei riportata su e poi la passeggiata me la sarei fatta da solo: cazzi tuoi Maggie.

Successe mentre, nel buio, risalivamo insieme le scale del palazzo fino al sesto piano. Sentivo i suoi passettini precedermi e fermarsi su ogni pianerottolo per aspettarmi. Ma ancor più sentivo il mio respiro farsi a poco a poco più affannoso e il mio sguardo fissarsi su un punto a caso del buio: ero entrato in quello stato di momentanea trance che è un mio marchio di fabbrica, non solo quando faccio sei piani di scale.
Di colpo, febbraio 2011 non era più febbraio 2011. Via Acclavio a Taranto non era più la via e Maggie aveva assunto sembianze umane, parlava e rideva.

Era settembre 2003, via Riva di Reno a Bologna, Lo zio o forse Palminto o forse entrambi salivano le scale con me. Era la notte del blackout che per ore mise in ginocchio (ancora di più?) l'intera Italia.
In un freezer, dentro una cucina dalla forma improponibile, dentro un appartamento irto di segnali stradali, c'era una (due?) bottiglia di spumante che ci aspettava. Dovevamo solo prenderla e tornare in strada con gli altri a festeggiare. Perché il 28 settembre 2003 era anche il giorno del mio ventitreesimo compleanno.
Non ricordo assolutamente i dettagli della nottata, proprio per niente. Non saprei neanche dire esattamente chi c'era: sicuramente Lo zio, Palminto, Elena, Julia la catalana e Suzana la galiziana, quasi certamente anche Danilo e chissà chi altro.

Ricordo che prima andammo a una dancehall alla Kasbah, poi, il tempo di tornare e tutto era buio. Ricordo le scale di via Riva Reno, ricordo kulungele e che festeggiammo in via Righi. Non molto altro.
Però è ancora viva dentro di me quella sensazione, che ritorna ogni volta che le luci vanno via: l'illusione che tutte le luci di Bologna e d'Italia fossero spente per celebrare degnamente l'eccellente prodotto di Adolfo e Lucia.
Posso assicurare che trattasi di meravigliosa sensazione, soprattutto se sei uno che si accontenta di poco.
Così: stai buttato lì in mezzo alla strada, circondato di gente appropriata, ti alcolizzi e festeggi mentre tutto intorno è buio e anche l'intorno di quell'intorno è buio. Una situazione in cui persino la logorrea dello Zio diventa un piacevole sottofondo musicale.
Un ultimo desiderio mi attraversò la testa: che dal cielo scendessero un paio di elicotteri Apache, di quelli in cui il pilota alza il pollice quando vede gente che lo saluta da terra, per depositare dolcemente, appesa a dei robusti cavi d'acciaio, una megatorta con 23 candelone al centro di Piazza 8 Agosto (eravamo lì vicino, altrimenti avrei preferito nettamente piazza S. Stefano).
Beh, questo non successe e devo dire che ne rimasi un po' deluso. Lì ebbe fine la mia megalomania.
Per ricominciare il giorno dopo.


p.s. agevolo traccia musicale del Presidente.

p.p.s: in realtà, quando la luce è andata via durante Juve-Inter ho iniziato ad agitarmi sul divano, poi mi sono affacciato alla finestra cercando di captare dagli altri isolati eventuali esulatnze che mi facessero capire qualcosa, poi ho telefonato a mio fratello Roberto a Roma per farmi raccontare per filo e per segno gli ultimi 5 minuti di partita. Ecco, in effetti è andata così. Ma mi piaceva l'idea della fine dignitosa.