giovedì 16 maggio 2013

Editoriale belloccio


Ue'! Sentite come scende bene quest'editoriale, manco fosse un cosmopolitan.


Sì, è vero, l'ultimo post di Grillo non è il massimo (mi riferisco a questo: http://www.beppegrillo.it/2013/05/kabobo_ditalia.html ).
(Avvertenze: chi pensa che il Movimento covi in sé umori della peggiore destra dovrebbe vergognarsi. Oltre a ricordare una semplice parola: Rodotà).
E però proprio per questo Beppe deve stare attento a non prestare il fianco alla stampa della sinistra inciucista (quella che prima delle elezioni diceva “il movimento cosa?”, mentre IO E SOLO IO ne prevedevo il successo). Su dai, Beppe, il Movimento è una bella cosa, nuova, fresca, non ti puoi permettere queste leggerezze.

Con un post del genere potrebbero ad esempio accusarti di aver riportato, in qualche decina di righe senza capo né coda, tre vicende criminali i cui protagonisti sono tutti stranieri di colore (uno, fra l'altro, pure comunitario), solo per solleticare gli istinti più bassi dei tuoi lettori.

Potrebbero dirti che hai voluto strumentalmente ridurre un tema complesso come quello dell'immigrazione a tre vicende di cronaca nera, a un problema di ordine e sicurezza, a scarcerazioni facili ed espulsioni mancate. Narrare in maniera apparentemente neutra tre brutte storie per far emergere o esaltare un bieco sentimento. Sentimento che qualche scupoloso potrebbe scorgere puntualmente in moltissimi dei commenti al post.
Qualche lettore, per malignare, potrebbe pensare che nel momento in cui, nella parte finale del post, non individui responsabili né soluzioni, in realtà né stai indicando una ben chiara.

Qualcuno in malafede potrebbe addirittura insinuare la concomitanza dell'uscita di questo post con il comizio che nello stesso giorno devi tenere nel feudo gentiliniano, Treviso. E insomma, potrebbero imputarti la volontà di rastrellare un po' di quei voti. O addirittura scriverebbero che, siccome molti di quei voti sono già diventati tuoi, è solo una mossa per tenerteli stretti.

Ora siccome è chiaro che non è così e chi pensa il contrario è in malafede e dovrebbe vergognarsi (e ricordarsi Rodotà), cerca di stare più attentino, dai.

Ma a parte questo, a parte queste minuzie, questi piccoli errori in cui incorrono Grillo e il Movimento e che per nulla scalfiscono la ventata di freschezza che hanno portato (come avevo ampiamente previsto) nelle stanze ammuffite del potere, altre sono le cose vergognose.
Ora ve ne dico una, una roba terribile: Anna Finocchiaro.

(Ah? Visto che editoriale?)

E adesso, chill-out.


A.S.



A. Skujina, Rifugio 8, 2013, 20,5x24, acrilico su plastica

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