domenica 1 maggio 2011

Tutti comodi (cit.)

 Dopo una maratona lunga 120 giorni, in un clima spesso teso, avvelenato dai sospetti e denso di recriminazioni, ieri sera si son chiuse le urne. E la verità che ne viene fuori forse ad alcuni può non piacere, ma va accettata. Perché, sia ben chiaro, quella verità sarà la pietra su cui edificherò la mia chiesa.

Ecco, dunque, i tre pilastri del Nonna Giulia-pensiero.

Medaglia di bronzo per una questione di look:

"Dona', ma hai fatto pace?" 

"Con chi, no'?"

"Cu 'u barbiere"

Nella frase seconda classificata, il pulcino affronta un'articolata analisi sull'annosa questione del rapporto fra i sessi:

Le zoccole so' le femmene, ma l' fess' so' le mascule.

E infine, al primo posto una sentenza che ormai rappresenta uno slogan per gli animalisti di tutto il mondo:

"Dona', no' t'abbraccia u' cane! E' na bestia, non è nu cristiane"

"Allora abbraccio un ricchione. Idd' è nu cristiane"

"No, megghie u' cane!"

Una presa di posizione forte, scomoda. Va però detto che messa così lì, potrebbe anche essere una frase di un Buttiglione qualsiasi. Rappresenta solo una parte della questione. E allora, per completezza, riporto un dialogo avvenuto fra mio fratello e nonna Giulia pochi mesi fa, a sondaggio già aperto. C'era Nichi Vendola ospite da Fazio.

"Nonna, sai che questo è il governatore della Puglia? E' bravo, vedi come parla bene, è un ottimo oratore. Però lo sai che è ricchione?"

"Vabbè, che significa? Questo non c'entra con la politica"


Evvai, 'a no'!

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