La palma che occupa il posto centrale nel quadro di Agnese qui a sinistra non esiste più nel giardino di Specchia. Cadde tristemente vittima del famigerato punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), coleottero curculionide. Più semplicemente nu strunz.
E' l'angelo sterminatore delle palme (in particolare della specie canariensis) nel bacino del Mediterraneo. Non si riesce ad arrestarlo perché è estremamente resistente, si sposta anche nel raggio di km ed è prolifico: ciascun punteruolo arriva a deporre fino a 300 uova.
Le uova si schiudono sulla corona delle palme, le larve escono ed iniziano a divorare letteralmente dall'interno la palma. In fase avanzata lo spettacolo è agghiacciante: i rami affievoliscono, si seccano, cadono, il tronco avvizzisce fino poi a cadere. La sezione dei rami, a guardarla, sembra trapanata da un Black&Decker. Una tristezza infinita.
Non si potrà fermare. O almeno così dicono. Nel giro di pochi anni le palme canariensis saranno un ricordo. Poi forse toccherà alle altre specie, per ora attaccate sporadicamente.
Il Salento è un campo di battaglia, con centinaia e centinaia di alberi divorati o incappucciati nel tentativo di salvarli. A Roma ho visto una morìa incontrollata. Mi dicono sia così anche a Pescara e praticamente ovunque ci siano palme.
C'è solo un posto, una città che finora era rimasta immune nonostante sia piena, stracolma di palme. Anche se ora pare stiano emergendo i primi casi anche qui, anche a Taranto.
Però mi sono chiesto: perché a Taranto arriva solo ora, con enorme ritardo rispetto ad esempio alla provincia di Lecce ma non solo? Perché, nonostante tutto e per fortuna, le meravigliose palme del lungomare sono ancora intatte? Le ipotesi sono tre.
O l'amministrazione ha messo in atto misure preventive molto stringenti. Ma non so perché, ho il leggerissimo sospetto che non sia così.
O il punteruolo rosso è in realtà un punteruolo rossoblu e ha a cuore la città dei due mari, dalla quale si è tenuto lontano finché ha potuto.
O forse il punteruolo è nu strunz ma non è nu fess. E l'aria di questa città non gli piace proprio.
p.s.: la palma in basso a sinistra nel quadro l'abbiamo salvata. Per il momento.
p.p.s.: questo post non ha nessun preteso valore scientifico di ricerca, ma di semplice, amara, doppia constatazione.
Proprio nu strunz.
RispondiEliminaComunque a Taranto le cose in ritardo sono parecchie, tanto meglio che per 'na volta torni utile la cosa.
Fottutissimo punteruolo, non è manco fesso il tipo! Brutto bastardo!
RispondiEliminaRob